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Ecco come gli hacker spiavano Jacobs

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Una breve anticipazione della puntata di FarWest in onda questa sera, venerdì 7 marzo, alle 21.25 su Rai 3.

Chi c'era dietro Equalize e come operava la più inquietante società di investigazioni private degli ultimi anni della Repubblica? E perché Giacomo Tortu, fratello del campione di atletica Filippo, avrebbe chiesto un dossier di dati riservati sul compagno-rivale Marcell Jacobs? FarWest ha indagato sullo scenario che emergerebbe dall'inchiesta Equalize parlando con gli avvocati di Carmine Gallo e con Gabriele Pegoraro, l'hacker incaricato di spiare l’entourage di Jacobs e reperire informazioni riservate. L'uomo, introvabile per settimane, racconta per la prima volta la sua verità sul caso e la modalità di lavoro dei responsabili dell'agenzia di dossieraggio.

Il premier De Wever snobba le garanzie di Ursula sull’uso dei beni russi. Europa in panne: «Al Consiglio di domani una decisione va presa». I deputati della destra italiana: «La Commissione faccia altre verifiche».

L’Ue è finita in stallo sul dossier degli asset di Mosca. Lunedì sera, il Belgio ha respinto la proposta della Commissione europea di un prestito da 210 miliardi di euro all’Ucraina, che dovrebbe essere finanziato attraverso i beni russi congelati. In particolare, il governo guidato da Bart De Wever non ha ritenuto sufficienti le rassicurazioni messe sul tavolo da Ursula von der Leyen.

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L’Europa rischia di mandare all’aria la pace
Da sinistra: Friedrich Merz, Keir Starmer, Volodymyr Zelensky ed Emmanuel Macron (Ansa)
  • Irricevibili le proposte uscite dal vertice di Berlino per Mosca, che infatti è lapidaria: «Non accetteremo truppe estere in Ucraina. Non promette bene la partecipazione dei Paesi Ue ai negoziati». Crosetto perplesso sull’ingresso di Kiev nell’Unione e nel Patto Atlantico.
  • Nato e referendum sul Donbass: la guerra poteva finire già nel 2022. Zelensky ha capito che le sue mire hanno fallito. Ora però inizi a non ascoltare più l’Ue.

Lo speciale contiene due articoli.

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«L’Europa legittima i terroristi»
Il viceministro degli Esteri israeliano Sharren Haskel (MFA/Mordehai Gordon)
Sharren Haskel, viceministro degli Esteri israeliano: «Roma va coinvolta nel Consiglio che troverà una soluzione per Gaza. Riconoscere la Palestina vuol dire rafforzare Hamas».

La politica estera di Israele resta fondamentale per gli equilibri mediorientali che rimangono estremamente fragili a Sud, nella Striscia di Gaza, come a Nord in Libano e soprattutto in Siria. Sharren Haskel è il viceministro degli Esteri da oltre un anno e nonostante faccia parte del governo anche quando era membro del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu, ne ha sempre rappresentato l’ala più liberale.

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Edicola Verità | la rassegna stampa del 17 dicembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 17 dicembre con Flaminia Camilletti

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