Quirinale intoccabile? Ipocrisia dem
Nicola Zingaretti (Ansa)
I progressisti che sparavano bordate contro Leone e Cossiga si riscoprono corazzieri. E, dopo tante lezioni sul valore civile dei media, vogliono mettere a tacere un quotidiano.

Essa s’indigna. È l’hobby preferito della sinistra unita quando non è impegnata a far eleggere occupatrici di case, a difendere i raid dei leonka, a bordeggiare verso Gaza per creare l’incidente diplomatico. E quando s’indigna chiama «Giorgia Meloni a venire in aula a rendere conto al Parlamento e al Paese» e «a prendere le distanze da dichiarazioni che rischiano di generare un conflitto senza precedenti con il Quirinale». Le formule sembrano prestampate in ciclostile, usanza gruppettara al tempo delle assemblee liceali. Le parole sono sempre le stesse, semplicemente questa volta le hanno scritte in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, forse perché erano di turno al Nazareno.

Suicidio assistito in coppia: la triste fine delle due gemelle Kessler
Getty Images
Alice ed Ellen sono morte a 89 anni nella loro casa di Grünwald, in Baviera. La «Bild»: «Scelta l’eutanasia». «Vogliamo andarcene nello stesso momento. Nessuna vuole stare senza l’altra», avevano detto un anno fa.


Inseparabili fino alla fine. Gemelle in tutto. Anche nell’ultimo atto: scegliere la morte, insieme. Alice ed Ellen Kessler sono state ritrovate ieri senza vita nella loro casa a Grünwald, vicino a Monaco di Baviera, dove vivevano in due appartamenti attigui, divisi da una parete scorrevole. Secondo il quotidiano Bild hanno fatto ricorso al suicidio assistito. Avevano compiuto 89 anni lo scorso 20 agosto. Gli agenti di polizia sono stati informati dopo che le due donne erano già decedute e quando sono arrivati non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. A determinate condizioni, la legge tedesca consente la pratica del suicidio assistito. Secondo indiscrezioni, la loro eredità andrà a Medici senza frontiere: «Non abbiamo parenti. Loro sono seri, rischiano la vita per gli altri», avevano dichiarato.

Tassare l’astenuto? No, rispetto per chi vota
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Una tassa su chi non vota. L’idea l’ha lanciata il direttore della Stampa, Andrea Malaguti, per arrestare il calo della partecipazione popolare alle elezioni, sintomo - a suo dire - del declino della democrazia.

L’articolo 48 della Costituzione dice che votare è un dovere civico, cioè una specie di impegno morale, ma non un obbligo. Per l’illustre collega, invece, si dovrebbe essere costretti a partecipare alle elezioni. «Si va», ha spiegato, «con la forza». Non mi è chiaro se Malaguti preveda l’intervento dei carabinieri o, visto che «chi non va alle urne fa un danno alla collettività», quello degli esattori del fisco, per monetizzare il diritto a non esercitare un diritto (di voto). Quali che siano le procedure che il collega intende adottare per risolvere i problemi della crisi della democrazia, segnalo che il fenomeno dell’astensionismo riguarda ogni Paese occidentale.

Caro Parodi o Parodia, lei ha talento da Zelig
Cesare Parodi (Ansa)

Caro Cesare Parodi, caro presidente dell’Associazione nazionale magistrati, le scrivo questa cartolina per consolarla: vedrà che riuscirà comunque ad avere la sua agognata ribalta tv.


Lo so, lei sognava il confronto con il ministro Nordio, il duello mediatico, lo scontro epocale. Lo aveva annunciato a gran voce: «Non ho paura», «Sfiderò Nordio», etc. L’appuntamento era già stato fissato per mercoledì 5 novembre. Poi lei, proprio quel giorno, accidenti, si doveva insediare come procuratore capo ad Alessandria. Così c’è stato il primo slittamento. Poi ce n’è stato un altro. Poi un altro ancora. E slittamento dopo slittamento lei si è accorto che quel dibattito era meglio non farlo.

Una chiesa non è un negozio: non vendetela
L'interno di una chiesa (iStock)
Gli edifici sacri sconsacrati mettono angoscia. Tanto più quando cambiano destinazione d’uso, diventano musei o addirittura delle moschee. Quelle mura, sulla base di un’architettura particolare e di riti ben precisi, restano la casa comune dei fedeli.

Le chiese si svuotano perché i fedeli diminuiscono. Molte chiese vengono sconsacrate e adibite ad usi i più vari compreso quello dei matrimoni civili. Altre vengono vendute alla comunità islamica per farne delle moschee. Di questo ci siamo occupati ieri. E oggi continuiamo a occuparcene perché è qualcosa che tocca profondamente nell’animo chi nutre affetto e venerazione per la chiesa-edificio secondo un’antica tradizione che la collega al Tempio di Dio e al sacrificio di Gesù Cristo, tant’è vero che nell’antichità non c’era neanche un rito di consacrazione e dedicazione della chiesa perché la sola celebrazione dell’eucarestia, che si svolgeva in quel luogo, rendeva il luogo stesso Chiesa, luogo del culto cristiano cattolico.

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