Le Firme

Il Garante per l’infanzia non ha poteri per indagare sui bambini allontanati
Marina Terragni (Imagoeconomica)
Marina Terragni, che guida l’organismo: «Posso esprimere solo auspici, ricevo molte segnalazioni su diritti dei più piccoli non rispettati. Non riesco ad avere atti di un processo. Ho chiesto almeno delle facoltà ispettive».

Mamma Giovanna, nome di fantasia, può solo sperare di avere notizie sulla salute del figlio Marco, 9 anni, operato un mese fa per un medulloblastoma, tumore primario del sistema nervoso centrale a crescita rapida. Ha chiesto di vederlo «ma dai servizi sociali non arriva risposta. Continuo ad avere diritto unicamente a incontri in modalità protetta, come con l’altro figlio Luca di 10 anni, secondo quanto ha disposto un anno fa la Corte di appello di Venezia che mi ha tolto la potestà genitoriale».

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I dem manettari con i guai degli altri: ora si scoprono garantisti in purezza
Dario Nardella (Imagoeconomica)
Quelli che volevano il Cav al gabbio cambiano idea. Nardella delira: «Italia nel mirino».

Sono ore difficili per i sinceri democratici. Uno di quei momenti in cui non sai come fare per consolare Lilli Gruber e non deludere Gianrico Carofiglio. Càpita quando una delle tre entità intoccabili della sinistra viene messa in discussione, figuriamoci se sono due in un colpo solo. Quirinale, Unione europea, Magistrati: parole da scrivere con la maiuscola sennò è eversione, è squadrismo lessicale, è scempio della Costituzione. Poi arriva lo scandalo di Federica Mogherini e al Nazareno (con media connessi al seguito) vanno in tilt. Elly Schlein chiede a Francesco Boccia: «Meglio stare con l’Ue o con i pm?». Andrea Orlando, che passa di lì e fu ministro della Giustizia, sarebbe per tuonare contro l’indagata («È renziana») e difendere l’inseparabilità dei destini con gli amici magistrati. Decisione finale del cardinale Dario Franceschini con il righello in mano: «Bruges è lontana e dei giudici belgi ci importa zero. Facciamo che i compagni sono innocenti fino a prova contraria».

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I giudici premiano i ladri e umiliano gli agenti
(IStock)
Gli italiani si sentono meno al sicuro: questo non dipende dal numero di forze dell’ordine nelle strade ma da quello dei malviventi lasciati liberi di delinquere. All’estero i banditi vanno in cella. Nel nostro Paese rischiano di più la galera quanti indossano la divisa.

Volete sapere perché gli italiani si sentono meno sicuri di prima? La risposta non è legata solo al numero di agenti che presidiano le strade, ma soprattutto al numero di malviventi lasciati liberi di delinquere. Altri Paesi europei hanno meno poliziotti di noi e, nonostante ciò, i furti sono in media inferiori di numero a quelli che si registrano a casa nostra. Così pure la percentuale di rapine e di violenze. Se la statistica premia chi ha forze dell’ordine meno presenti delle nostre, una ragione c’è: altrove, quando beccano un ladro, lo mettono dentro e ce lo tengono. E così pure quando arrestano uno stupratore.

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La Bce infrange i sogni di Ursula & C. Niente garanzie sugli asset russi
La sede della Bce a Francoforte (Ansa)
La Banca centrale non fornirà coperture sul prestito a Kiev da 140 miliardi, che la Commissione vuole ricavare usando i beni confiscati. L’istituto infatti, malgrado la retorica dominante, non è un prestatore di ultima istanza.

Mentre da mesi e specie nelle ultime settimane sentiamo parlare della imprescindibilità dell’Europa nella soluzione della guerra in Ucraina, i fatti ci raccontano un’altra verità. Inconfutabile. L’Europa non può giocare alcun ruolo perché la Ue non ha un peso da poter fare valere ai tavoli negoziali. Eppure è un grande agitarsi tra Francia, Germania e la Gran Bretagna che non è più parte dell’Unione ma staziona sempre nelle cabine di regia. Macron ha ricevuto Zelensky e chissà cos’altro gli avrà venduto. La Germania dopo aver cambiato la Costituzione per tornare ad armarsi come non era mai avvenuto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ora si atteggia con postura offensiva per tenere a bada una eventuale aggressione della Russia. La quale Russia - dicono - non va fatta vincere al tavolo dei negoziati perché militarmente non può reggere oltre e quindi è inutile regalare terre ucraine che non ha conquistato e mai conquisterà.

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Città ormai invivibili. Ma i sindaci dem vivono sulla Luna
Beppe Sala, Matteo Lepore e Stefano Lo Russo (Ansa)
Torino ostaggio dei centri sociali, Milano preda dei maranza, Bologna razziata dai pro Pal: per i primi cittadini è tutto ok.

Mi viene in mente quel che mi diceva la mia mamma quando non sapeva più cosa fare data la mia esuberanza: «’un so più da che parte prenditi». Questo rappresentava il massimo della disperazione. Non sapeva più cosa fare con me e di me. Ecco, mi viene da dire la stessa cosa sulle dichiarazioni e sulle prese di posizione di alcuni sindaci di sinistra riguardo a gruppi di ragazzine e ragazzini che rapinano i coetanei, baby gang e affini.

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