Sottomissione

Borrelli conferma il nostro scoop su Arcuri
Angelo Borrelli (Imagoeconomica)
L’ex capo della Protezione civile ammette che fu l’uomo scelto da Conte a spingere per comprare i ventilatori polmonari cinesi sponsorizzati da D’Alema. Con un particolare: ancora non era stato nominato commissario. Eppure già si aggirava tra i palazzi.

«Io mi ricordo che ci fu una riunione e si parlava dei ventilatori». La frase buttata lì, quasi distratta, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia, è di Angelo Borrelli, ex capo della Protezione civile. La stanza della riunione «era quella del ministro Roberto Speranza», ricorda Borrelli. Il periodo precede di due giorni il lockdown. I ventilatori erano una merce salvavita. E attorno a quei ventilatori si muoveva una società cinese dal nome suggestivo: «Silk Road Global Information limited». Borrelli lo pronuncia senza enfasi, come se fosse un dettaglio qualsiasi.

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La Corte dei Conti ammette: «Durante il Covid avevamo le mani legate sugli acquisti»
Guido Carlino (Imagoeconomica)
Con un ritardo di cinque anni dall’emergenza, Guido Carlino dichiara: «Nessun controllo, ora indaghiamo». Malan: «Osservate tutte le spese, tranne quelle di Arcuri e i suoi».

La Corte dei Conti sta ancora indagando sulla gestione dell’emergenza Covid. Compresi gli acquisti e gli sdoganamenti delle mascherine. A rivelarlo nero su bianco un documento che il presiedente della Corte, Guido Carlino, ha depositato (e letto) ieri in occasione della sua audizione in Commissione Covid. «Nei limitati ambiti entro i quali il presidio della Corte dei Conti è stato sostanzialmente circoscritto», si legge nel documento, «ovvero al solo controllo successivo al termine della gestione commissariale, è stata programmata una indagine dalla competente Sezione centrale di controllo, con deliberazione n. 60/2024/G, avente ad oggetto la gestione delle risorse finanziarie assegnate al commissario, nonché i risultati conseguiti per effetto delle attività svolte fino al termine dello stato d’emergenza e che risulta tuttora in corso».

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«Un’ora da incubo nella macelleria islamica»
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Giornalista di «Fuori dal coro», sequestrata in Francia nel ghetto musulmano di Roubaix.

Sequestrata in una macelleria da un gruppo di musulmani. Minacciata, irrisa, costretta a chiedere scusa senza una colpa. È durato più di un’ora l’incubo di Costanza Tosi, giornalista e inviata per la trasmissione Fuori dal coro, a Roubaix, in Francia, una città dove il credo islamico ha ormai sostituito la cultura occidentale.

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La Consulta calpesta le forze dell’ordine: «Picchiare un agente non è sempre grave»
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
La tenuità del reato vale anche se la vittima è un uomo in divisa. La Corte sconfessa il principio della sua ex presidente Cartabia.

Ennesima umiliazione per le forze dell’ordine. Sarà contenta l’eurodeputata Ilaria Salis, la quale non perde mai occasione per difendere i violenti e condannare gli agenti. La mano dello Stato contro chi aggredisce poliziotti o carabinieri non è mai stata pesante, ma da oggi potrebbe diventare una piuma. A dare il colpo di grazia ai servitori dello Stato che ogni giorno vengono aggrediti da delinquenti o facinorosi è una sentenza fresca di stampa, destinata a far discutere.

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Gli stranieri stuprano bambine. La politica litiga sul consenso
(Istock)
  • Nel bresciano un bengalese stupra una bambina di 10 anni. L’episodio avvenuto in un centro per rifugiati. L’uomo ha confessato. Tra rito abbreviato e circostanze a discarico, la pena rischia di essere irrisoria.
  • A Pisa uno straniero violenta bimba di 6 anni. Il «protocollo rosa» è scattato dopo che la piccola ha denunciato strani comportamenti da parte dell’adulto, ritenuto persona di fiducia dalla famiglia. Sugli indumenti della vittima trovate tracce genetiche dell’indagato.
  • Per i fatti di Tor Tre Teste si cerca un tunisino, forse riparato all’estero. I tre fermati hanno precedenti per spaccio. Possibile anche la presenza di un quinto uomo.

Lo speciale contiene tre articoli.

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