Cronache dell'invasione

In 50 rincorrono e picchiano il ladro. Ora sono ricercati dai carabinieri
In Valle d’Aosta i cittadini inferociti hanno braccato un malvivente di origine albanese dopo l’ennesimo colpo in una abitazione e lo avrebbero randellato con bastoni. Reprimenda dell’Arma: «Non ci si fa giustizia da soli».

Giustizialismo? No, tanta esasperazione. Sono stanchi i cittadini di Arnad, Comune di poco più di 1.000 abitanti in provincia di Aosta finito al centro delle cronache perché una cinquantina di cittadini infuriati hanno accerchiato e picchiato un ladro. Dopo mesi di furti nelle abitazioni della zona, la misura è colma e sembra esserlo ancora di più ora che i carabinieri della compagnia di Chatillon - Saint Vincent stanno dando la caccia agli autori del pestaggio avvenuto venerdì sera.

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Bruxelles accoglie le richieste italiane: arriva la lista dei Paesi sicuri verso cui espellere gli immigrati. Ci sarà la possibilità di aprire hub in Stati terzi. Però c’è pure l’accordo con Berlino sulla redistribuzione.

L’Europa sembra finalmente rendersi conto che l’immigrazione fuori controllo rischia di travolgere l’intero continente e compie un passo di fondamentale importanza nella regolamentazione del fenomeno: ieri a Bruxelles il Consiglio europeo Giustizia e Affari Interni ha messo nero su bianco la sua posizione su una legge volta ad accelerare e semplificare le procedure di rimpatrio delle persone in soggiorno irregolare negli Stati membri. Il nuovo regolamento, approvato con il voto contrario di Grecia, Spagna, Francia e Portogallo, rende più facili e veloci le procedure di rimpatrio, chiarisce una volta per tutte la lista dei «Paesi sicuri» nei quali i clandestini possono essere rimpatriati, apre alla possibilità di realizzare centri per il rimpatrio in Paesi terzi, anche in collaborazione tra diversi Stati.

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L’elenco, che ha avuto la prima approvazione in Europa, contraddice i nostri giudici: comprende pure Egitto e Bangladesh. Potrebbero sbloccarsi sia i rimpatri negli Stati di transito, sia i trasferimenti in Albania.

Eppur si muove. L’Europa che, per anni, ha creduto di poter affrontare il problema dell’immigrazione scaricandolo sugli Stati mediterranei, finalmente ha fatto qualche passo avanti. Prima, il via libera al Patto sull’asilo, che entrerà in vigore a giugno 2026. Ieri, il cdm avrebbe dovuto approvare il disegno di legge per attuarlo, però la discussione è slittata. Intanto, la commissione Libertà civili (Libe) del Parlamento Ue ha votato la revisione dell’elenco dei Paesi sicuri. Obiettivo: velocizzare i respingimenti. Se la plenaria di Strasburgo confermerà l’orientamento emerso mercoledì, potranno partire i negoziati con il Consiglio, per rendere operative le nuove norme. Che potrebbero persino anticipare il regolamento sulle migrazioni, riformato nel 2024. È stata l’ennesima scomposizione della maggioranza Ursula, la grande coalizione tra popolari e socialisti che sostiene la Commissione, a permettere la svolta. Per l’intesa, con 40 suffragi a favore e 32 contrari, si sono alleati Ppe e conservatori.

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Baci alla capotreno (senza consenso). Assolto un nigeriano: il fatto era «tenue»
L’uomo, senza biglietto, voleva evitare la multa. A parti invertite (controllore autoctono su passeggera) fu contestato l’abuso.

Molestatori di tutto il mondo: venite in Italia. Se provvisti della pigmentazione giusta, potrete sbizzarrirvi. Pare essere questa l’atroce morale che è possibile trarre da una recente sentenza che arriva dal Veneto, dove un nigeriano che ha molestato una capotreno è stato assolto perché in fondo baciare con la forza un’estranea non è tutto questo dramma.

I fatti risalgono all’ottobre 2023: una capotreno, dipendente di Trenitalia, sta effettuando un controllo biglietti di routine su un treno regionale mentre il convoglio si trova nel territorio di Meolo, Comune della città metropolitana di Venezia. Alla vista del controllore, un trentenne di origini nigeriane, regolare in Italia e lavoratore dipendente (alla faccia delle bufale sull’integrazione che limiterebbe certi comportamenti), cerca di allontanarsi, cambiando carrozza e addirittura scendendo in varie stazioni e risalendo su altri vagoni. Quando finalmente il nigeriano si trova a tu per tu con la capotreno, quest’ultima chiede conto all’uomo del suo comportamento elusivo. Per tutta risposta, l’immigrato la abbraccia e le dà un bacio sul collo. Ovviamente senza neanche l’ombra di uno straccio di consenso. Da qui scatta la denuncia e parte il processo, che si svolge con il rito abbreviato.

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L’Ue alza i dazi a chi non riprende i migranti
Migranti (Ansa)
Intesa per rivedere le agevolazioni commerciali ai Paesi in via di sviluppo che bloccano il rimpatrio degli irregolari dall’Europa. Ma Ursula von der Leyen deve capire anche un’altra cosa: le tariffe, a prescindere, proteggono i nostri agricoltori dalla concorrenza low cost.

Bisognerebbe avere la penna di Lewis Carrol perché questa è come la festa di non compleanno organizzata per Ursula nel Paese delle meraviglie. Stiamo celebrando la festa dei non dazi! Però stavolta il Cappellaio Matto, e cioè il Consiglio Ue, ha tirato fuori una sorpresa: si sospendono le tariffe solo a quei Paesi che accettano di ripigliarsi i migranti entrati illegalmente in Europa. Si dirà: è un gran passo avanti. Piano con gli entusiasmi: della settantina di Paesi che beneficiano dei dazi agevolati, anzi azzerati, in quanto poveri, meno di 20 hanno accettato di firmare le convenzioni per i rimpatri. E gli altri?

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