Giorgetti suona la sveglia: «Ue ferma, in cinque anni l’industria può scomparire»
Teresa Ribera (Ansa)
Il capo del Mef: «All’Ecofin faremo la guerra sulla tassazione del gas naturale». Appello congiunto di Confindustria con le omologhe di Francia e Germania.

Chiusa l’intesa al Consiglio europeo dell’Ambiente, resta il tempo per i bilanci. Il dato oggettivo è che la lentezza della macchina burocratica europea non riesce in alcun modo a stare al passo con i competitor mondiali.

Chiarissimo il concetto espresso dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: «Vorrei chiarire il criterio ispiratore di questo tipo di politica, partendo dal presupposto che noi non siamo una grande potenza, e non abbiamo nemmeno la bacchetta magica per dire alla Ue cosa fare in termini di politica industriale. Ritengo, ad esempio, che sulla politica commerciale, se stiamo ad aspettare cosa accade nel globo, l’industria in Europa nel giro di cinque anni rischia di scomparire». L’intervento avviene in Aula, il contesto è la manovra di bilancio, ma il senso è chiaro. Le piccole conquiste ottenute nell’accordo sul clima non sono sufficienti e nei due anni che bisogna aspettare per la nuova revisione può succedere di tutto.

Mattarella insiste sulla difesa Ue
Sergio Mattarella (Ansa)
Nel giorno in cui si celebrano le forze armate, il presidente ricorda i caduti che si sono sacrificati per l’Italia. Poi invoca per l’ennesima volta l’unione degli eserciti.
Lagarde vende l’euro ai bulgari riluttanti. Ma il guru dei potenti: «Berlino deve uscire»
Friedrich Merz (Ansa)
Robin J Brooks, economista vicino alla grande finanza, parla chiaro: «Se la Germania lascia la moneta unica è meglio per tutti».
Bruxelles gioca con l’allargamento: nuovi membri senza il diritto di veto
Ansa
Gli euroburocrati vogliono accelerare l’ingresso dei nove candidati, le cui pagelle sono tuttavia ancora poco lusinghiere. Ma per evitare la paralisi del Moloch comunitario intendono accoglierli come Stati di serie B.
Il disastro ai Fori diventa diplomatico. Mosca: «Date soldi a Kiev e crollate»
Il crollo di una parte della Torre dei Conti (Ansa)
Un operaio vivo ancora sotto le macerie dopo la frana della Torre dei Conti di Roma. Aperta indagine. La Russia ne approfitta e attacca l’Italia per il sostegno all’Ucraina. Antonio Tajani convoca l’ambasciatore.
Le Firme

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