271.400 vite salvate. Mezzo secolo di impegno pro life
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  • Nel 1975 un magistrato scopre una clinica gestita dai radicali, dove si praticano aborti clandestini. Da allora, sono nati centinaia di centri per offrire una alternativa all’interruzione di gravidanza.
  • La volontaria Lara Morandi: «Non vogliamo “convincere” ma ascoltiamo e aiutiamo. Molte rinunciano al figlio perché si sentono costrette».

Lo speciale contiene due articoli.

Emilia-Romagna, il tar sospende il suicidio assistito
L'ex governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e quello attuale, Michele De Pascale (Ansa)

«Una delibera regionale non può sostituire una legge nazionale su un tema così delicato»: con queste parole Valentina Castaldini, consigliere regionale di Forza Italia, ha annunciato ieri che il Tar dell’Emilia-Romagna ha accolto l’istanza di sospensiva «sulle delibere regionali che permettono il suicidio assistito in Emilia-Romagna», fissando al 15 maggio la trattazione collegiale. L’Emilia-Romagna aveva adottato, a febbraio 2024, tutti gli atti per definire «modalità e tempi» del suicidio medicalmente assistito.

«Aborto è omicidio»: il Bergoglio censurato
Papa Francesco (Getty)
Del vicario di Cristo si cita soltanto quello che fa comodo all'ideologia green o alla gauche caviar e ai pro migranti. Silenzio totale quando si è impegnato per tutelare la vita e per mettere barriere alla deriva gender.
Zaia teme la trappola dei giudici e si porta avanti sull’eutanasia
Luca Zaia (Imagoeconomica)
Il governatore invia gli ispettori alla Usl di Padova per velocizzare le pratiche, dopo la richiesta di un paziente. Pesano le sue convinzioni in materia, ma soprattutto i precedenti della magistratura in caso di mancata azione.
Moschee, utero in affitto e migranti. Cambiano i connotati al cattolicesimo
Roberto Repole (Ansa)
  • «La Stampa» riscrive la dottrina: prima fa l’elogio dei luoghi di preghiera islamici, poi dà voce al cardinale di Torino che critica le manette per gli stranieri stupratori. E non manca un plauso alla «gestazione per altri».
  • I manifesti contro l’indottrinamento gender nelle scuole, dopo essere stati deturpati, sono spariti. Il Comune di Roma aveva diffidato le ditte concessionarie delle affissioni.

Lo speciale contiene due articoli.

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