Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy
Articles By Author
L’Ue finanzia i giornalisti per confezionare inchieste contro gli attivisti pro vita
Palazzo Berlaymont a Bruxelles, sede della Commissione europea (Getty Images)
Dall’iniziativa S-info, quasi mezzo milione per «combattere la disinformazione». In realtà, ne deriva un’inchiesta che denigra le politiche «antiabortiste» del Piemonte.

Non passa settimana senza che da qualche esponente dei vertici europei arrivi un allarmato appello ad alzare la guardia contro le fake news, la disinformazione, la guerra ibrida combattuta a suon di bufale da questa o quella potenza straniera. La minaccia - ripetono - è talmente grande che la Commissione europea decide di correre ai ripari, mettendo in campo alcune iniziative non molto pubblicizzate ma suggestive.

Continua a leggereRiduci
Psicodramma degli intellettuali rossi. «Mi si nota più se diserto o censuro?»
Zerocalcare (Ansa)
La presenza di Passaggio al bosco alla fiera dell’editoria manda al manicomio i compagni: Zerocalcare annulla (di nuovo) l’impegno, Berizzi chiede di ampliare la lista dei reprobi. E i pro Pal attaccano Emanuele Fiano.

Quando non sanno più come cavarsela, boicottano, per via dell’antica regola per cui li si nota di più se non vanno. La parte di quello che si tira indietro tocca a Zerocalcare (a cui si è accodato l'assessore romano Massimiliano Smeriglio): «Ciao, purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri più liberi», ha scritto. «Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro».

Anche lo scorso anno era andata così: il fumettista rinunciò alla kermesse perché tra gli invitati c’era il filosofo Leonardo Caffo, coinvolto in una vicenda di maltrattamenti domestici per cui è stato condannato (in primo grado, in attesa di ulteriori passaggi: lui ha sempre definito ingiusta la condanna). Altri seguirono e ne scaturì una faida tutta interna alla sinistra. Quest’anno se non altro per i compagni della cultura la faccenda è più lineare, nel senso che non debbono salire sul piedistallo e prendere le distanze da qualcuno proveniente dal loro mondo: stavolta si tratta di fare gli antifascisti, e di protestare contro l’inclusione dell’editore Passaggio al bosco nella manifestazione libraria. La casa editrice è di destra estrema, dicono, dunque non può partecipare. Motivo per cui si sono tutti messi in fila a firmare l’appello rivolto all’Associazione italiana editori, chiedendo la rimozione del marchio sgradito.

Continua a leggereRiduci

La nuova perizia sul Delitto di Garlasco: sulle unghie di Chiara c’è un DNA compatibile con la linea paterna di Andrea Sempio, non con quella di Stasi. Non è una prova, ma un indizio pesante che cambia la lettura del caso e alimenta il confronto in vista del 18 dicembre.