Silvana De Mari
Silvana De Mari è un medico che scrive: é specializzata in Chirugia generale, endoscopia digestiva e psicoterapia e scrive libri fantasy. Crede fermamente che due più due faccia quattro e che il tubo digerente serva per digerire, ed è disposta ad andare alla morte per la difesa dell'ovvio. I suoi libri più famosi: il ciclo dell'Ultimo elfo e Arduin il rinnegato e la saga di Hania. Nella letteratura fantastica, sempre, è nascosta la realtà storica, soprattutto la più cupa, quella non raccontabile.

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Colpevolizzare tutti i maschi per la violenza sulle donne creerà solo giovani più fragili
Ci parlano di femminicidi. In realtà ci assordano. Il signor Gino Cecchettin, padre di una figlia brutalmente assassinata, chiede corsi di prevenzione scolastica. Abbiamo una cinquantina di cosiddetti femminicidi l’anno su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Ogni anno le donne assassinate sono poco più di cento, a fronte di 400 omicidi di maschi di cui non importa un accidente a nessuno. Abbiamo circa tre morti sul lavoro al giorno, al 98% maschi: anche di questi importa poco a tutti, a cominciare dal sindacalista Maurizio Landini, troppo impegnato in politica estera fantastica per occuparsi di loro. I suicidi sono circa 4.000 l’anno, e di questi 800 circa sono donne e 3.200 uomini. Il numero dei suicidi dei maschi è approssimato per difetto, perché molti maschi non dichiarano nulla e simulano l’incidente.
Tra tutti i continenti, quello che maggiormente ha sviluppato il pensiero scientifico è l’Europa cristiana, con la sua piccola minoranza ebraica. Per la verità non solo scienza: anche musica, pittura, scultura, letteratura, architettura, teatro, filosofia, ingegneria meccanica: tutto si sviluppa in maniera incredibile. Qui si sono fusi quattro elementi: la filosofia greca, duttile come l’acqua, il diritto romano, solido e pragmatico come la terra, il furore e il coraggio dei barbari, potenti come il fuoco, e soprattutto la spiritualità biblico evangelica, luminosa come l’aria. Siamo, o forse siamo stati, una società spirituale, duttile, pragmatica e violenta, e noi siamo noi, siamo la nostra storia, siamo la nostra ferocia, siamo la nostra compassione, siamo il continente che nel bene e nel male ha dato conoscenza al mondo.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.




