Tra gay e migranti sono gli Oscar delle quote

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Tra gay e migranti sono gli Oscar delle quote
  • La cerimonia di consegna degli Academy si trasforma nella fiera del politicamente corretto. Ecco le grandi battaglie per i diritti dei progressisti di oggi: dividere i premi fra le varie minoranze. E pure nel Pd festeggiano come se avessero vinto una statuetta.
  • L'eclettica Lady Gaga omaggia Audrey Hepburn. Al collo della cantante lo stesso diamante giallo da 30 milioni di dollari indossato dall'attrice in Colazione da Tiffany. La più bella della serata resta Charlize Theron che sorprende con un caschetto castano e un abito azzurro con scollatura profonda sulla schiena.

Lo speciale contiene la lista completa dei vincitori

Francia nel caos. Per mandar giù i tagli i socialisti si giocano la carta patrimoniale
Emmanuel Macron (Ansa)
La sinistra esige un’imposta sui «ricchi» in cambio del decisivo appoggio a Lecornu: un modo per indorare la pillola austerità.
L’ultimo ribelle del cinema: ha recitato per una vita ma non ha mai fatto finta
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
La Cina minaccia sui chip per ridurre i dazi
Donald Trump (Ansa)
Pechino accusa il colosso Nvidia di aver violato le norme antitrust mentre a Madrid i due governi stanno trattando sulle tariffe. Trovato l’accordo su TikTok: la piattaforma finisce sotto il controllo statunitense. L’intesa sarà chiusa venerdì da Trump e Xi.
Leone sterza: «La Chiesa non è democratica»
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
Le Firme

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