Il Nobel per la Pace idolo progressista avvicina il Bangladesh a Pechino e jihadisti

Il Nobel per la Pace idolo progressista avvicina il Bangladesh a Pechino e jihadisti
Il leader del Bangladesh Muhammad Yunus, Nobel per la Pace nel 2006 (Ansa)
  • Dopo le rivolte del 2024, il nuovo premier Muhammad Yunus sta rafforzando i legami con Cina e Pakistan. E molti attivisti radicali sono usciti dal carcere.
  • L’analista Anna Mahjar-Barducci: «Awami League, la forza laica che ha svolto un ruolo chiave nell’indipendenza del 1971, è stata messa fuori legge. Così si riscrive l’identità della nazione. È una minaccia a Delhi ma anche all’Occidente».
  • L’economista ha stretti legami con Hillary Clinton, ex segretario di Stato, ma nega di averla finanziata. Giallo su un incarico che la figlia avrebbe avuto dall’amministrazione Biden.

Lo speciale contiene tre articoli.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 30 luglio

Ecco #Edicola Verità, la rassegna stampa podcast del 30 luglio con Carlo Cambi

Ricci a un bivio tra suicidio politico e parlare alla cieca con i magistrati
Mateo Ricci (Ansa)
Il candidato governatore delle Marche oggi sarà interrogato. Dovrà scegliere se rispondere ai pm senza conoscere gli atti, con il rischio di danneggiarsi, o fare scena muta, dando a Conte la scusa per rompere.
A Taranto sindaco «licenziato» dagli attivisti green
Il sindaco dimissionario di Taranto, Pietro Bitetti (Ansa)
  • Caos nel centrosinistra a Taranto. Si dimette Pietro Bitetti dopo nemmeno due mesi di amministrazione. Il passo indietro per le proteste degli ambientalisti contrari alla riconversione dell’ex Ilva. La bozza sarà discussa domani con il ministro Urso.
  • In Toscana il campo largo è già finito.I gruppi locali a Conte: «In caso di sostegno al candidato dem ci autosospendiamo».

Lo speciale contiene due articoli.

Covid, la Cassazione rimette Conte e Speranza nel mirino
A sinistra, Roberto Speranza. A destra, Giuseppe Conte (Ansa)
Il reato di epidemia colposa non si riferisce solo agli «untori» ma anche a chi si è macchiato di omissione. Esultano i familiari delle vittime: «Riaprite tutti i procedimenti». Torna cruciale l’assenza del piano pandemico.
Le Firme

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