2025-01-11
Trump vuol vedere Putin, l’Europa si infuria
Il presidente eletto: «Stiamo organizzando un incontro». Ok da Mosca: «Nessuna precondizione». L’Ue stizzita: «Lo zar capisce solo la forza». Gli ucraini imprigionano un italiano che combatteva coi russi e avviano una «operazione speciale» contro i disertori.Sembrano i primi guardinghi contatti tra due civiltà di pianeti diversi. Giovedì, il Cremlino aveva scoperto le carte: se Donald Trump vuole parlare con Vladimir Putin, troverà ascolto. Più tardi, rivolto ai governatori repubblicani nella sua residenza di Mar-a-Lago, il presidente eletto ha confermato che l’intenzione c’è: lo zar, ha spiegato, «vuole incontrarmi, lo ha detto anche pubblicamente e dobbiamo mettere fine a quella guerra, che è un pasticcio sanguinoso». «Stiamo organizzando» un faccia a faccia. Quando? Come? Dove? I dettagli non ci sono. Però Mosca ci ha tenuto a ribadirlo: Putin c’è e non pone «condizioni preliminari». Per passare ai fatti, bisognerà attendere l’insediamento del tycoon alla Casa Bianca, il 20 gennaio. È la data cui guarda anche Kiev, che lavora a un bilaterale tra Trump e Volodymyr Zelensky. Intanto, il Financial Times, citando una fonte ampiamente rilanciata dai media ucraini, ha scritto che The Donald starebbe riconsiderando il suo approccio alla questione della pace. «Ossessionato dall’idea di apparire forte», sarebbe disposto a dilatare i tempi per giungere all’armistizio, conscio che troppa condiscendenza verso la Russia avrebbe un prezzo. Si rischierebbe di replicare, sia pure senza le scene delle truppe americane che fuggono precipitosamente, il clamoroso insuccesso afgano; ed eventuali minacce di Mosca nei confronti dell’Europa e dei Paesi Nato costringerebbero gli Usa ad accrescere, piuttosto che a ridurre come auspica il presidente eletto, il loro impegno nel Vecchio continente. Si parla di stanziamenti da 800 miliardi fino al 2029. Il bilancio del Pentagono lieviterebbe.Nessuno si aspettava il cessate il fuoco in 24 ore, promesso dall’allora candidato di destra alla Casa Bianca. Ma l’arco temporale utile per chiudere la partita è la prima metà del 2025. In estate, peraltro, si dovrebbe tenere una conferenza di pace in Italia, estesa a rappresentanti russi. Davvero Trump, da sempre fautore della strategia «pace attraverso la forza», si starebbe convertendo alla dottrina dell’escalation controllata, praticata da Joe Biden? Oppure il Ft è la tribuna usata da certi apparati per premere sul futuro comandante in capo americano? Mistero. Altro mistero è cosa dia all’Ue la certezza di poter portare avanti lo sforzo bellico senza il sostegno americano. Lo ha giurato giovedì l’Alto rappresentante, Kaja Kallas, che ieri ha visto Giorgia Meloni e Guido Crosetto a Roma. Faticando a trattenere la stizza per le frasi di The Donald su un eventuale colloquio con Putin: «Ciò che la Russia capisce», ha commentato l’estone con l’Ansa, «è la forza». Non il linguaggio dei negoziati. Posizione ardita, dato che la resistenza perde terreno (anche nel Kursk, con i nemici che riprendono il 15% delle aree conquistate dagli incursori). E non la favoriscono le esitazioni della Germania. Il cancelliere Olaf Scholz ha congelato un pacchetto di aiuti da 3 miliardi, temendo contraccolpi alle urne. Sullo sfondo, rimane il conflitto parallelo per il gas.Il premier slovacco aveva minacciato il veto a Bruxelles su qualunque misura in favore del Paese aggredito, se non saranno sbloccati i flussi verso Bratislava. Ieri, Robert Fico ha garantito: Gazprom - colosso che si dice pronto a fronteggiare le nuove sanzioni Usa, dirette a colpire pure l’export di petrolio - erogherà il metano «in modo diverso». Ma ora anche a Londra temono le turbolenze sul mercato dell’energia. Il principale distributore di gas in Gran Bretagna, Centrica, ha denunciato un calo delle riserve «a livelli inquietanti», proprio mentre la nazione è alle prese con un’eccezionale ondata di gelo. Per il primo ministro, Keir Starmer, è una bella gatta da pelare: il laburista aveva revocato, causa buchi di bilancio, i sussidi ad anziani e pensionati per il caro bollette. Che adesso minacciano di diventare ancora più salate.Si prospettano grane pure per la Farnesina: le forze speciali ucraine hanno catturato un pizzaiolo campano, Gianni Cenni, di 51 anni. L’uomo, sposato con due figli, si sarebbe arruolato con i russi a novembre e sarebbe stato fatto prigioniero tra il 7 e l’8 gennaio a Kupyansk. Ma Kiev non risparmia nemmeno la sua gente dal pugno duro: ieri, la polizia ha annunciato di aver effettuato «più di 600 perquisizioni» nell’intero Paese, allo scopo di bloccare gli espatri dei disertori. Agli uomini di età compresa tra 18 e 60 anni, infatti, è vietato recarsi all’estero. Macabra ironia del destino: il blitz è stato definito «operazione speciale». Come la guerra di Putin.