messico

{{ subpage.title }}

Usa contro i cartelli. Perché la nuova guerra di Trump rischia di diventare un conflitto senza fine
Il Corpo dei Marines degli Stati Uniti, Marine Fighter Attack Squadron 225, lavora all'aeroporto José Aponte de la Torre, ex base navale di Roosevelt Roads, a Ceiba, Porto Rico (Getty Images)

La scelta di Trump di classificare cartelli e bande latinoamericane come gruppi terroristici apre a un approccio militarizzato. Ma l’escalation in Messico e Venezuela, i rischi per i civili e le possibili ritorsioni negli Usa rendono lo scenario altamente instabile.

La decisione dell’amministrazione Trump di ridefinire i cartelli messicani, il Tren de Aragua venezuelano e varie bande latinoamericane come organizzazioni terroristiche straniere ha aperto una nuova fase nella politica di sicurezza degli Stati Uniti, trasformando una minaccia criminale in un nemico strategico da colpire con strumenti militari. È un’evoluzione radicale rispetto al modello che per decenni aveva lasciato alle forze dell’ordine federali la gestione del narcotraffico, con operazioni lente, collaborative, basate su indagini di lungo periodo e interventi chirurgici contro reti complesse.

dazi buffett
Warren Buffett (Ansa)
Buffett lascia Berkshire Hathaway e critica: «Il commercio non sia un atto di guerra».
Il Messico mito dei dem lavora a una legge per censurare Internet
Claudia Sheinbaum (Ansa)
Proteste nel Paese per la proposta che apre a derive autoritarie. Claudia Sheinbaum la difende ma ammette che servono modifiche.
  • A Chipilo, nel Messico centro-meridionale, ancora oggi si parla un dialetto simile al trevigiano. La storia di una colonia di italiani che nel 1917 respinse da sola gli assalti degli uomini di Emiliano Zapata.
  • Il Messico di Claudia Sheinbaum: considerata una «dura» da Trump, ha ottenuto risultati nelle trattative sui dazi. Sul fronte immigrazione ha schierato 10mila soldati al confine con gli Usa per porre un freno al flusso. La sfida più importante del prossimo futuro sarà però quella ai cartelli della droga.

Lo speciale contiene due articoli.

«Droni sugli agenti Usa di frontiera». I cartelli messicani bramano sangue
Getty Images
I gruppi che tengono le fila dell’immigrazione illegale e del traffico di stupefacenti lungo il confine americano meditano vendetta contro gli States utilizzando ordigni kamikaze. I poliziotti a stelle e strisce: «Restiamo vigili».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy