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Raid israeliano a Beirut: ucciso il capo militare di Hezbollah
Militanti di Hezbollah trasportano la bara di una delle vittime il 24 novembre 2025 a Beirut (Getty Images)
L’attacco a Dahiyeh ha ucciso Haytham Ali Tabatabai e altre cinque persone, ferendone 28. Il governo libanese ribadisce la volontà di disarmare Hezbollah e rilancia la diplomazia con Israele e la comunità internazionale per garantire sicurezza e pace nel Paese.


L’ultimo raid israeliano su Beirut ha colpito il quartiere di Dahiyeh, nel Sud della capitale libanese. L’obiettivo era il capo di Stato maggiore di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai che è stato ucciso all’interno dell’appartamento che utilizzava come quartier generale. Il complesso abitativo colpito si trova nell’area di Haret Hreik, un sobborgo periferico, storicamente controllato dal partito filo-iraniano fondato da Hassan Nasrallah.

Nigeria, altro rapimento di massa di cristiani
Ansa
I terroristi sono arrivati a bordo di 60 moto e hanno fatto irruzione nella scuola St. Mary. Almeno 100 gli alunni catturati. Lunedì un commando aveva attaccato un dormitorio e sequestrato 27 ragazze. Condanna di Meloni: «Libertà religiosa diritto inviolabile».

Almeno un centinaio di studenti sono stati rapiti dalla scuola secondaria cattolica St. Mary nell’area del governo locale di Agwara nello Nigeria centrale. Le prime ricostruzioni della polizia parlano di un assalto notturno compiuto da una banda di uomini armati e organizzati in maniera militare. La situazione era preoccupante da giorni, tanto che molte scuole dello Stato erano già state chiuse a causa delle crescenti minacce alla sicurezza.

Trump: «F-35 all’Arabia». Israele allarmato
Lockheed F-35 «Lightning II» in costruzione a Fort Worth, Texas (Ansa)
  • Il tycoon apre alla vendita dei «supercaccia» ai sauditi. Ma l’accordo commerciale aumenterebbe troppo la forza militare di Riad. Che già flirta con la Cina (interessata alla tecnologia). Tel Aviv: non ci hanno informato. In gioco il nuovo assetto del Medio Oriente.
  • Il viceministro agli Affari esteri arabo: «Noi un ponte per le trattative internazionali».

Lo speciale contiene due articoli.