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Prodi svende ancora la Ue a Parigi e Berlino
Romano Prodi (Ansa)
Trump rimette all’angolo i leader del continente: «Sono deboli e politicamente corretti, guidano Paesi decadenti». Secondo l’ex premier, invece, Bruxelles sarebbe «succube di Orbán». La sua soluzione? «Tornare all’asse franco-tedesco».

Chissà se alla Warthon School of Pennsylvania dove ha studiato c’era un corso di latino, comunque Donald Trump ha capito che «repetita iuvant». Non ha fatto passare neppure 24 ore dal suo monito all’Europa («Tra vent’anni rischiate di sparire») che ha rincarato con una intervista a Politico, il network più influente di qua e di là dell’Atlantico, il suo giudizio: «Penso che i leader europei siano deboli, e vogliono essere così politicamente corretti», ha detto, «non sanno cosa fare. L’Europa non sa cosa fare». La botta è dura, ma guardando la foto di Volodymir Zelensky con i cosiddetti «volenterosi» si fa fatica a dare torto al presidente americano.

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Finanza e imprese scappano dalla Ue e danno ragione a Trump e Musk
Ursula von der Leyen (Ansa)
Il capo di Jp Morgan: «Innovazione scoraggiata». E un’indagine mostra che i grandi manager stanno riducendo gli investimenti.

Non ci sono solo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il miliardario Elon Musk a puntare il dito contro il Vecchio Continente. Ora, a ricordare i malanni dell’Europa ci si mettono anche il numero uno di Jp Morgan, Jamie Dimon, e uno studio congiunto della European Round Table for Industry (Ert) e di The Conference Board, nota organizzazione che si occupa di ricerca economica.

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La tensione tra Israele e Siria preoccupa Washington
IL presidente siriano Ahmed Al-Sharaa partecipa alla parata militare dell'esercito siriano in Piazza Omayyade, nel centro di Damasco, per celebrare il primo anniversario della caduta del regime di Assad (Getty Images)

Torna a crescere la tensione tra Damasco e Gerusalemme. Parlando sabato dal palco del Doha Forum, il presidente siriano, Ahmed al-Sharaa, ha avuto parole particolarmente critiche nei confronti dello Stato ebraico.

«Israele cerca di sfuggire agli orribili massacri commessi a Gaza, e lo fa tentando di esportare le crisi», ha dichiarato. «Israele è diventato un Paese che lotta contro i fantasmi», ha proseguito, per poi aggiungere: «Da quando siamo arrivati a Damasco, abbiamo inviato messaggi positivi riguardo la pace e la stabilità regionale. E che non siamo interessati a essere un Paese che esporta conflitti, nemmeno in Israele».

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Putin: «Nato minaccia per l’Europa. Nel G8 Paesi in declino, non rientro»
Vladimir Putin (Ansa)
  • Intervistato da «India Today», il leader russo conferma le sue rivendicazioni ma anche la buona volontà di Donald Trump, che sospende alcune sanzioni contro Lukoil. Emmanuel Macron agli europei: «Temo il tradimento del tycoon».
  • È la prima visita di Vladimir Putin a Nuova Delhi dall’inizio della guerra. Sul tavolo accordi su energia e armamenti. Ma è anche una dimostrazione a Donald Trump e Xi Jinping della propria indipendenza.

Lo speciale contiene due articoli

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Witkoff snobba Zelensky. Il Cremlino: «Respinte solo alcune parti del piano Usa»
Steve Witkoff (Ansa)
Saltato l’incontro tra il leader ucraino e i delegati statunitensi. Prevista una visita di Umerov a Washington. Tajani sente Rubio: «Sosteniamo la vostra mediazione».

È un alone nebuloso quello che circonda al momento il processo diplomatico ucraino. L’altro ieri, l’inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero di Donald Trump, Jared Kushner, hanno avuto al Cremlino un colloquio di cinque ore con Vladimir Putin sul piano di pace statunitense.

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