Donald Trump (Ansa)
Teheran ha emesso 36 richieste di arresto per l'uccisione Usa dell'ex uomo forte Qassem Soleimani. Le accuse: terrorismo e omicidio.
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Aver rimosso il tema della conflittualità ha portato l'individuo occidentale a una straordinaria fragilità. Abbiamo dimenticato che la vita non è un asilo infantile e che ogni uomo può essere anche un pericolo.
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- Due basi bombardate senza fare vittime e un disastro aereo domestico indicano che Teheran ha perso la bussola. L'uccisione di Soleimani, lungi dall'essere il capriccio di un folle, ha diviso la nomenklatura. E ora gli Usa possono dettare le loro condizioni.
- Il governo ammette: «Un errore imperdonabile». In migliaia chiedono le dimissioni di Khamenei. La polizia spara sulla folla.
Lo speciale contiene due articoli
Residui dei missili iraniani nella base Usa Ain al-Assad in Iraq (Gettyimages)
È partita la ritorsione iraniana contro gli Stati Uniti. Nella notte, Teheran ha lanciato numerosi missili contro due basi americane in Iraq. Dopo l'attacco, il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha dichiarato su Twitter che la Repubblica Islamica «non voglia un'escalation» e che il lancio dei missili fosse una misura proporzionata in base all'articolo 51 della Carta Onu.