2025-05-04
Dazi del 25% su componenti auto. A sorpresa Trump esclude il Messico
Buffett lascia Berkshire Hathaway e critica: «Il commercio non sia un atto di guerra».Un passo avanti e due indietro e in mezzo una raffica di conferme e smentite, nella spinosa partita sui dazi. Così dopo che il negoziatore dell’Unione europea Maros Sefcovic ha dichiarato al Financial Times che l’Europa è pronta a fare al presidente Usa Donald Trump un’offerta commerciale da 50 miliardi di euro per aumentare gli acquisti di beni dagli Stati Uniti, è arrivata, a stretto giro, la smentita dal portavoce della Commissione europea, Olof Gill: «Al momento nessuna offerta formale, ma siamo impegnati a trovare accordi con Washington». Un dietro front che ieri non è stato corretto né sono emersi altri abboccamenti anche se il lavoro diplomatico continua. Intanto sono scattati i dazi del 25% sull’import di componenti auto negli Usa ma con misure di mitigazione per le case automobilistiche locali. Trump, nei giorni scorsi, aveva firmato un ordine esecutivo per attenuare il loro effetto, prevedendo dei rimborsi per non danneggiare l’automotive americana, che importa dall’estero molte parti delle vetture. A sorpresa Trump ha esentato dalle tariffe i pezzi di ricambio messicani per auto, in virtù del trattato commerciale tra i due Paesi e il Canada.Fronte aperto con il Giappone. Tokyo, alleato chiave degli Stati Uniti e suo principale investitore, è soggetto agli stessi dazi di base del 10% della maggior parte dei Paesi, oltre a imposte doganali più elevate su automobili, acciaio e alluminio, anche dopo che Trump all’inizio di aprile aveva annunciato e poi sospeso per 90 giorni dazi sull’export nipponico, come di altri Paesi, al 24%. L’inviato Ryosei Akazawa, al suo rientro a Tokyo, dopo un secondo round di negoziati a Washington, ha dichiarato ai giornalisti che le due parti «hanno fatto progressi» verso un accordo, ma ha sottolineato che Tokyo insiste affinché tutte le tariffe siano riviste. Anche il primo ministro, Shigeru Ishiba, ha ribadito che «Giappone e Stati Uniti rimangono distanti» e ha criticato la nuova tassa del 25% entrata in vigore sulle importazioni di ricambi auto. Non ci sono solo le trattative commerciali internazionali a tenere impegnata la Casa Bianca. Trump si trova a dover affrontare il pressing dei maggiori gruppi industriali americani. Dopo le big tech che comunque sono state risparmiate dalle tariffe, ora è la volta dei grandi marchi degli articoli sportivi. L’associazione di categoria, Footwear Distributors and Retailers of America (Fdra), in una lettera firmata da 76 aziende calzaturiere tra cui Nike, Adidas America e Skechers, ha chiesto a Trump di esentare le calzature sportive dai dazi reciproci imposti a Vietnam, Indonesia e Bangladesh, così da poter importare ancora negli Stati Uniti gli articoli realizzati in quei Paesi. La Fdra ricorda che gran parte dei gruppi del settore hanno delocalizzato in realtà a basso costo del lavoro e si trovano già ad affrontare imposte significative, comprese quelle sulle scarpe per bambini, che spesso hanno aliquote del 20%, del 37,5% o superiori. Il rischio, si dice nella lettera, è un aumento dei prezzi e la chiusura di centinaia di aziende.Intanto il guru della finanza Warren Buffett, durante un’intervista televisiva trasmessa dalla Cnbc, ha detto che commercio e dazi «non devono essere un’arma, e possono essere un atto di guerra». Aggiungendo: «È un grosso errore quando hai sette miliardi e mezzo di persone che non ti apprezzano molto, e 300 milioni che in qualche modo si vantano di quanto bene hanno fatto. Non credo sia giusto, e non credo sia saggio», ha concluso Buffett, che ha poi annunciato il suo addio, dopo sei decadi, alla holding Berkshire Hathaway.
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
(Ansa)
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa. Nell'esplosione hanno perso la vita 3 carabinieri e sono risultate ferite 15 persone tra forze dell'ordine e vigili del fuoco. (NPK) CC
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