Marta Cartabia (Ansa)
L’ex Guardasigilli tifava per le toghe creative. Ma se la destra ha voce in capitolo nella nomina dei futuri giudici, cambia idea.
Da sinistra: Alfonso Bonafede, Sabino Cassese, Sergio Mattarella e Stefano Bonaccini (Ansa)
Il Quirinale, Bruxelles, un candidato alla segreteria del Pd: al club degli estimatori del testo che ha riempito di buchi la giustizia si sono iscritti in tanti. Quasi tutti a sinistra. Con in testa Sergio Mattarella, che fu il grande sponsor di una legge che definì «ineludibile».
Marta Cartabia (Getty Images)
Numerose criticità mettono la riforma a rischio di incostituzionalità. Dalle valutazioni caratterizzate da un ampio margine di discrezionalità all'illogica classificazione dei reati. E infine la sostanziale abolizione del principio di uguaglianza tra imputati.