Il paracetamolo rimane il primo farmaco dell’elenco, poi gli antinfiammatori, i monoclonali e infine anche gli antivirali. Però si è inserita tutta una serie di impedimenti burocratici che possono vanificare le terapie.
Aggiornato il protocollo sulle cure domiciliari: cortisone ed eparina solo a rigide condizioni. Via libera ai monoclonali.
L'ultima trovata: il mobility manager. Obbligatorio per le imprese sopra i 100 dipendenti e i Comuni di oltre 50.000 abitanti, gestirà lo smart working e gli orari di uffici e scuole. Ma era davvero necessario?
Scavalcando Pierpaolo Sileri e il Senato e snobbando i medici che raccolgono prove da un anno, il ministro affida a Gianni Rezza il compito di stilare nuove linee guida per le terapie domiciliari. E le tiene bloccate dal 30 marzo.
Due giorni fa il primo incontro per parlare di terapie a casa, contro le quali il Consiglio di Stato ha accettato il ricorso del governo. Il Ministero ha già messo a punto il protocollo, ignorando il parere dei medici che vogliono evitare l'ospedalizzazione dei pazienti.