2024-07-16
Lo Sceriffo provoca la Meloni, ma fa ancora cilecca
Giorgia Meloni a Bagnoli (Ansa)
«Sono il civile De Luca...», così il governatore Vincenzo De Luca saluta il premier Giorgia Meloni che gli aveva detto «sono quella stron...». Arrivano i fondi per Napoli.Giorgia Meloni aveva chiuso la sua campagna elettorale per le elezioni politiche a Bagnoli e ieri è tornata a Napoli da premier per firmare il protocollo con cui viene stanziato un miliardo e 200 milioni per riqualificare l’ex Italsider ovvero per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio, 250 ettari di territorio e 14 chilometri quadrati di area marina, abbandonati da oltre 30 anni. Ad accoglierla oltre al sindaco Gaetano Manfredi c’era anche Vincenzo De Luca, il governatore della Regione Campania che non si è lasciato sfuggire l’occasione salutando così la presidente del consiglio: «Sono il civile De Luca, le rinnovo il benvenuto a Napoli». La Meloni sorridendo si è limitata a ringraziare. La frase di De Luca è una risposta a quella pronunciata dalla premier a Caivano al presidente della Regione («Sono quella str...della Meloni»), citando l’insulto che De Luca le aveva rivolto parlando con i giornalisti in Transatlantico in occasione della manifestazione di protesta dei sindaci campani a Roma. E dopo la firma del protocollo con Manfredi la stessa Meloni ha invitato sul palco il governatore per la foto opportunity. Dopo i saluti l’intervento della premier, accompagnata dal ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, in una Bagnoli blindata per le protesta annunciata di alcuni cittadini. «Voglio dire ai cittadini che fuori manifestano, credo siano dei centri sociali e che parlano di passerelle, che li capisco perché qui molte promesse sono state tradite, ma voglio anche dire di darci la possibilità di dimostrare che le cose sono cambiate», ha detto la premier prendendo la parola dopo il sindaco Manfredi. «Stamattina accade qualcosa di importante a Napoli e per il Sud. Quando la storia dell’Italsider è finita avrebbe dovuto aprirsi un’epoca nuova, che doveva restituire alla città un’area vasta e dalle straordinarie potenzialità. Non è stato fatto. Bagnoli Futura è fallita dieci anni fa, è cambiata la governance, ma comunque il commissariamento non ha funzionato perché mancavano le risorse. Ora ci sono. Sui due miliardi necessari era stata appostata la cifra di 489 milioni. Noi abbiamo attinto ai fondi nazionali di sviluppo e coesione. Abbiamo deciso di mettere la faccia su un problema annoso. Proviamo a farlo come abbiamo fatto anche in altri posti», ha spiegato Meloni alludendo a Caivano, e aggiungendo: «Il mio impegno personale perché possa accadere anche qui. Le istituzioni a Bagnoli si assumono l’impegno di rispettare quello che si annuncia». Infine Meloni ha sottolineato: «Grazie al bel lavoro di squadra con il commissario sindaco. È il progetto di riqualificazione urbana più imponente d’Europa. Un complesso di interventi che si concluderanno entro 2031 con un indotto occupazionale di oltre 10.000 unità, tra lavoratori diretti e indiretti. La sfida è trasformare un’area simbolo di incapacità delle istituzioni ad essere concrete nelle risposte in un moderno polo turistico, balneare, commerciale, che sia all’altezza di questa straordinaria realtà». Per l’ex rettore Manfredi, convinto che in tempi brevi sarà recuperata l’area con i primi cantieri tra fine luglio e inizio settembre, «Sarà la volta buona per Bagnoli. Una storia così lunga che trova una conclusione e una accelerazione forte per recuperare un fondamentale pezzo di città. È un passo molto importante perché possiamo far partire dal punto di vista finanziario i lavori sia per le bonifiche e soprattutto per le infrastrutture. Il passo successivo, ed è una responsabilità di Invitalia, sarà lo scouting sugli investimenti». Poi alla Meloni ha detto direttamente: «Stia vicino alla città, che sta correndo ma deve avere il supporto del governo. A Napoli c’è tanto da fare. Il dialogo con il governo è nell’interesse della città, io sono il sindaco di tutti i cittadini». Segno di un’intesa istituzionale che sembra mancare con De Luca che ha accusato il governo di aver dirottato su Bagnoli fondi regionali ed ha annunciato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)