
Il segretario di Stato: la transizione sarà «un lungo viaggio». Israele elimina un leader di Hezbollah. Appello della moglie di Barghouti alla Casa Bianca: «Lo faccia liberare».Il segretario di Stato americano Marco Rubio, in visita alla base di Kiryat Gat, nel Sud di Israele, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nell’attuazione del cessate il fuoco a Gaza e nella fase di stabilizzazione. «Si sta lavorando molto qui. È una missione storica. Abbiamo molto di cui essere orgogliosi, ma dovremo affrontare non poche sfide», ha dichiarato. Rubio ha spiegato di aver voluto «capire da vicino quali siano le esigenze» e ha sottolineato che «sono stati compiuti molti progressi su diversi fronti». Gli Stati Uniti, ha aggiunto, stanno elaborando una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per autorizzare il dispiegamento di una forza internazionale a Gaza.«Israele ha rispettato i propri impegni, ora anche Hamas deve farlo e disarmare», ha aggiunto Rubio durante la conferenza stampa al Comando civile-militare per la stabilizzazione della Striscia. Ha ricordato che «i morti verranno restituiti, in caso contrario l’accordo verrà violato». L’operazione in corso, ha spiegato, «è qualcosa che non è mai stato fatto prima», e sarà «un lungo viaggio, con alti e bassi, ma con motivi per essere ottimisti». Riferendosi alla situazione interna, ha denunciato la presenza di «terroristi armati che stanno brutalmente ferendo la loro stessa popolazione». Gli Stati Uniti, ha detto, coordinano con Israele «un ampio sforzo umanitario dietro la Linea Gialla» e lavorano alla creazione di una forza di stabilizzazione «con tutti i Paesi disposti a fornire risorse». L’obiettivo è consegnare gli aiuti «senza saccheggi» e creare le condizioni per la ricostruzione. Secondo Rubio diversi Paesi hanno espresso interesse a partecipare alla forza, anche se molti governi arabi restano cauti finché Hamas non sarà disarmato, temendo di essere percepiti come occupanti. Non ha indicato quali Stati parteciperanno, ma ha ribadito che «la ricostruzione di Gaza e la prevenzione di nuovi attacchi restano priorità assolute». Sul piano politico, Rubio ha espresso «preoccupazione per la situazione dell’Autorità nazionale palestinese, che necessita di riforme», ed escluso ogni coinvolgimento dell’Unrwa, assicurando che «non ci saranno tunnel o razzi che minacceranno Israele». Hamas ha confermato il «pieno impegno nel rispettare l’accordo di cessate il fuoco» e di aver «completato la prima fase» con la consegna degli ostaggi vivi e dei corpi dei deceduti. La seconda, spiega, «richiede ulteriori discussioni con i mediatori», vedi il disarmo. Ha inoltre invitato Egitto, Qatar e Turchia a «esercitare pressioni su Israele perché rispetti i propri obblighi» e avvertito che «la questione umanitaria non deve diventare strumento di ricatto politico».Il movimento ha rivelato di aver ricevuto «garanzie chiare da Egitto, Qatar e Turchia, oltre a conferme dirette dagli Stati Uniti, secondo cui la guerra è effettivamente finita». Hamas ha infine annunciato l’intenzione di avviare «un dialogo nazionale palestinese inclusivo, per sostenere lo stato di consenso che si sta consolidando a Gaza» e garantire l’unità della posizione palestinese nella prossima fase. Sul piano militare, l’esercito israeliano ha reso noto di aver eliminato nel Sud del Libano Abbas Hassan Karkhi, comandante logistico del «Fronte meridionale» di Hezbollah. Infine, Fadwa Barghouti, moglie del terrorista Marwan Barghouti, ha rivolto un appello al presidente americano Donald Trump per chiedere la liberazione del marito. «Signor Presidente, la attende un vero partner per una pace giusta e duratura nella regione», ha scritto al Time.
La riunione tra Papa Leone XIV e i membri del Consiglio Ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi dello scorso giugno (Ansa)
L’assemblea sinodale Cei è chiamata ad approvare la linea «aperturista» di stampo bergogliano su gay e trans spinta da Zuppi. Malgrado sia stata già bocciata mesi fa.
Auto dei Carabinieri fuori dalla villetta della famiglia Poggi di Garlasco (Ansa)
Maurizio Pappalardo e Antonio Scoppetta, tra i fedelissimi nella «Squadretta» di Venditti, rinviati a giudizio anche nell’inchiesta «Clean 1». Avrebbero violato il segreto per informare «amici» sospettati di peculato e frode. Sempio sottoposto a rilevazioni antropometriche.
Piero Grasso (Ansa)
Ex prefetto arrestato: avrebbe depistato le indagini sul guanto (fotografato sulla scena dell’omicidio e poi sparito) con le impronte del killer del fratello del capo dello Stato. Ma l’ex presidente del Senato, allora pm dell’inchiesta: «Mai saputo di quel reperto».






