2023-03-05
Meloni e Valditara appesi al liceo. Per Sala indignarsi è «provocatorio»
Davanti al Carducci di Milano striscione anarchico e messaggio minatorio per i due esponenti del governo. Gli altri studenti dell’istituto si dissociano, mentre il sindaco non può fare a meno di polemizzare con la destra.«Ma quale merito, la vostra è solo violenza». E, per rimarcare l’afflato non violento, un simpatico invito ad appendere a testa in giù i cadaveri dei membri del governo. Il clima neo antifascista montato ad arte dopo i fatti di Firenze e sulla scia della manifestazioni per l’anarchico Alfredo Cospito, arriva anche al liceo classico Carducci, in via Beroldo a Milano, dove ieri sono state esposte le immagini della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara a testa in giù. Con trasparente, quanto raggelante, allusione a piazzale Loreto. Accanto, la scritta già citata, accompagnata da simboli anarchici. L’iniziativa ha peraltro portato altri studenti a prendere nettamente le distanze. «Già nelle scorse settimane», spiega alla Verità Alberto, uno dei rappresentanti d’istituto, «un gruppetto di studenti, saranno tre o quattro al massimo, si è distaccato dal collettivo di sinistra già operante nella scuola e ha iniziato a rivendicare dei messaggi di tenore anarchico, anche relativamente alla vicenda Cospito. Stamattina (ieri, ndr) abbiamo trovato questo messaggio contro Meloni e Valditara. Ci dispiace perché questo ha portato i media a dipingere la nostra scuola come un istituto anarchico. Non è così, quei ragazzi hanno agito come singoli e non rappresentano nessuno. Il Carducci è una scuola che dibatte giornalmente di politica e in cui la democrazia è valore fondante».Sull’episodio si è espresso il presidente della Camera, Lorenzo Fontana: «Esprimo ferma condanna per lo striscione. Desidero rivolgere al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, l’espressione della più sentita solidarietà e vicinanza. Auspico che i responsabili di questa iniziativa vengano individuati al più presto». Stesso sentire espresso da Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione: «Mi vengono i brividi nell’apprendere che al liceo Carducci a Milano è stato appeso, dagli anarchici, uno striscione che raffigura il presidente Meloni ed il ministro Valditara appesi a testa in giù. Nell’esprimere a loro tutta la mia solidarietà, credo che questo clima di violenze e tensioni nelle scuole sia molto pericoloso e che ci voglia un gran senso di responsabilità». Qualche timida voce critica arriva anche da sinistra, ma con dei distinguo talmente grotteschi da vanificare la condanna. «Condanniamo fermamente quanto accaduto al liceo Carducci di Milano. La nostra risposta a Valditara e Meloni sarà sempre politica: la piazza piena di Firenze e la richiesta in Parlamento di più ascolto e di più rispetto per una scuola di qualità, per gli studenti e gli insegnanti», dice Silvia Roggiani, deputata del Pd e segretaria metropolitana del partito a Milano. Stesso messaggio da Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato: lo striscione al Carducci «oscura le splendide piazze, a partire da quella di Firenze, che manifestano per valori e principi su cui si fonda la nostra Costituzione». Insomma, per condannare uno striscione si cita come esempio positivo il corteo che scandisce «Le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco». Ipocrita anche la condanna del sindaco di Milano, Beppe Sala: «La mia totale solidarietà a Giorgia Meloni e a Giuseppe Valditara. Lo striscione apparso al liceo Carducci è un fatto grave. Il rischio anarchico non è da sottovalutare. Dopodiché c’è da provare tristezza per i commenti provocatori di alcuni esponenti di destra». Condanna «totale», ma in fondo anche no.
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