auto elettrica

Stellantis si rinnova, Melfi si ferma
Imagoeconomica
Il gruppo franco-italiano annuncia i nuovi modelli commerciali «green» ad Atessa. Mentre c’è un altro stop alle produzioni in Basilicata e continuano gli scioperi americani.
  • A ottobre i leader dell’Unione si incontreranno per cercare soluzioni al rischio dipendenza. Meglio tardi che mai. Il vero problema è che le case occidentali continuano a produrre buona parte delle loro vetture in Oriente.
  • Sciopero dei lavoratori dello stabilimento Stellantis a Melfi: la situazione di incertezza sugli investimenti va avanti da troppo tempo. Non ci sono i componenti per l’elettrico.

Lo speciale contiene due articoli.

  • Allarme di Federcarrozzieri: malgrado servano meno ore di manodopera, aggiustare i veicoli green è un salasso. A pesare sul confronto coi mezzi tradizionali sono l’obbligo di patenti per la sicurezza, l’alto numero di componenti e le procedure più lunghe.
  • Immatricolati in un mese meno di 1.400 scooter elettrici, inclusi quelli delle agenzie di noleggio.

Lo speciale contiene due articoli.

Primi incontri tecnici dei parlamentari europei sulla direttiva: la trattativa s’ incaglia sugli obblighi per i posti auto con ricarica, sui pannelli solari e i parcheggi per bici. Le forzature per chiudere nel 2023 proseguiranno.

Il cdm vara il decreto per far slittare il blocco dei motori Euro 5 in Piemonte: la prova che la politica può disinnescare il delirio verde. Però attenzione, è solo un rinvio. Se nelle istituzioni europee non cambia l’aria, tra due anni saremo daccapo in tutto il Nord Italia.

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