2025-02-27
L’ennesimo piano di Ursula per cercare di riparare ai danni dei piani di Ursula
Presentato il Clean industrial act, che promette di semplificare la burocrazia verde Ue. Per gas e metalli critici si vuole replicare il fallimentare modello dei vaccini Covid.La Commissione europea ha presentato ieri a Bruxelles il Clean industrial deal (Cid), il piano di azione per l’energia accessibile (Apae) e i provvedimenti omnibus per la semplificazione. Il vicepresidente esecutivo con delega alla Transizione e alla concorrenza, Teresa Ribera, l’altro vicepresidente esecutivo con delega alla Strategia industriale, Stéphane Séjourné, e il commissario per il Clima Wopke Hoekstra hanno illustrato alla stampa il contenuto degli atti con i quali la Commissione intende rilanciare l’Unione europea.Diciamo subito che si tratta di un pacchetto di provvedimenti davvero corposo: una quarantina di azioni nel Cid, altre 23 nell’Apae e cinque proposte di modifica per le semplificazioni. Lo «shock di semplificazioni», come era stato sobriamente presentato, si concretizza nella riduzione della portata di tre norme europee che avevano provocato la sollevazione delle aziende europee: la Corporate sustainability reporting directive (Csrd), la Corporate sustainability due diligence directive (Csddd) e il Carbon adjustment mechanism (Cbam).La Csrd viene ristretta solo alle imprese più grandi (sopra i 1.000 dipendenti e con almeno 50 milioni di euro di fatturato o un attivo di almeno 25 milioni), allineando così la direttiva a quella Csddd. Questo esclude circa l’80% delle aziende che invece fino a ieri sarebbero state soggette agli obblighi. I cambiamenti alla Csddd riguardano invece un rinvio di un anno, la limitazione degli obblighi ai partner commerciali diretti, la frequenza delle valutazioni diminuita da uno a cinque anni e altro.Si tratta insomma di una semplificazione per modo di dire, visto che sono state tolte complicazioni inutilmente imposte solo un anno fa. La stessa Commissione afferma che la «semplificazione» della Csrd e della Csddd fa risparmiare 6,3 miliardi di euro all’anno di costi amministrativi, una cifra enorme. Costi che la Ue non ha avuto remore a imporre fino a ieri, però. Per quanto riguarda il Cbam, saranno esentati gli importatori sotto una certa soglia, cosa che libera dagli adempimenti l’80% delle aziende prima soggette. Posticipato di un anno il meccanismo di acquisto dei certificati, che slitta a febbraio 2027.E veniamo al piatto forte, il Cid. Sono sei le priorità del maxi atto: energia accessibile, stimolo a domanda e offerta di tecnologie pulite, mobilitazione di investimenti pubblici e privati, economia circolare e materiali critici, commercio internazionale e partnership commerciali, competenze e posti di lavoro.Per quanto riguarda l’energia, si tratta di abbassare le bollette con la riforma del mercato elettrico, promuovere l’efficienza energetica, aumentare i Power purchase agreement (Ppa), mettere a punto l’Unione dell’energia (l’araba fenice), espandere le reti, semplificare gli aiuti di Stato, accelerare le autorizzazioni per le energie rinnovabili, riformare il mercato del gas.Sugli altri argomenti: criteri non di prezzo negli appalti pubblici (base europea, circolarità, sicurezza informatica), incentivi ai mercati privati di sostenibilità (nuove etichette, ad esempio), creazione di una banca per la decarbonizzazione industriale (sic!), crediti d’imposta, attuazione del Critical raw materials act, adozione del Circular economy act, regolamentazione dei prodotti sostenibili, tassazione agevolata (Iva verde), accordi di libero scambio, norme anti-dumping. Sul lavoro, una Unione delle competenze e sostegni ai lavoratori «in transizione». Seguiranno poi piani specifici per settori industriali quali automobile, chimica, acciaio e trasporti. Il tutto entro il prossimo anno e mezzo, grosso modo.Secondo la terna di commissari europei il Cid mobiliterà 100 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni. Saranno raggruppati gli avanzi di fondi non utilizzati, con cui la Commissione prevede di mobilitare fino a 400 miliardi di euro di nuovi investimenti privati.In termini di commento, vi sarebbe molto da dire. Intanto, si registra l’usuale utilizzo disinvolto della leva finanziaria da parte della Commissione, con cui si moltiplicano i pani e i pesci nei proclami, salvo poi verificare ex post che non è andata esattamente così.Ancora, è la stessa Commissione a dire nei preamboli che queste semplificazioni sono necessarie perché le normative attuali soffocano la competitività. Ma come? Dopo tutta l’enfasi posta sulle magnifiche sorti e progressive della regolazione europea ora si accorgono di essersi sbagliati? Per fare un esempio: nella prima versione di Cbam i soggetti obbligati sono stati sottostimati di dieci volte, ammette la Commissione. Non esattamente una svista.Allo stesso tempo, la Commissione prevede di ampliare l’ambito degli acquisti comuni nel campo dei minerali critici e del gas, similmente a quanto è stato fatto con i vaccini. In quel caso non andò benissimo, per usare un eufemismo, e chissà come andrà domani in questi settori. Nel caso del gas, poi, la attuale regolamentazione degli acquisti comuni è servita a nulla, anche perché non si tratta di acquisti comuni (che la Ue non può fare) ma al massimo di un coordinamento della domanda, cioè di un lavoro sostanzialmente inutile.Con il Cid si aggiunge regolazione a regolazione, altro che semplificazione. Ma più l’Ue regola, più emergono problemi che di nuovo l’Ue cerca di regolare, in una perversa spirale senza fine.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.