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Giudici complici dell’orrore: è tempo che paghino

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Giudici complici dell’orrore: è tempo che paghino
Toghe (Ansa)
Invece di preoccuparsi delle separazioni delle carriere, l’Associazione magistrati farebbe bene a porsi il problema dei tanti, troppi, errori giudiziari che affliggono la macchina della giustizia.

Non penso a quel pastore sardo che ha trascorso più di 30 anni dietro le sbarre prima di essere dichiarato innocente. Né alludo al giallo di Garlasco, dove a 18 anni di distanza dall’omicidio e a dieci di carcerazione del presunto colpevole, la parola fine sull’assassinio di Chiara Poggi non è ancora stata pronunciata. No, se invito l’Anm a mettere da parte la battaglia sul referendum e a pensare di più a come le decisioni di un magistrato incidono sulla vita delle persone che non hanno colpe è perché mi ha molto impressionato la vicenda di quel bambino di nove anni che la magistratura ha consegnato alla sua assassina.
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L’oltraggio dei socialisti alla Bardot
Brigitte Bardot guarda Gunter Sachs (Ansa)
A cadavere ancora caldo se la prendono con BB, «colpevole» di aver voltato le spalle ai valori repubblicani. Ma sono stati loro ad aver tradito, in questi anni, la vera Francia.

Brigitte Bardot è stata, per anni, l’immagine della Francia. Valeva più della Renault e dello champagne. Quelle sue labbra corrucciate, quel suo musetto, erano un marchio. Migliaia di donne provarono a imitarla, ma invano. BB era una donna a parte. Naturalmente bella (rifiutò l’idea di qualsiasi tipo di ritocco, affermando di non temere né la vecchiaia né la morte) e naturalmente controcorrente. A destra in un mondo che andava a sinistra, non accettò mai il compromesso. E lo pagò, anche di tasca sua, pur di difendere le idee in cui credeva.

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«Gigolò per caso»: la seconda stagione tra famiglia e desideri
«Gigolò per caso» (Amazon Prime Video)
La seconda stagione di Gigolò per caso, in arrivo su Amazon Prime Video il 2 gennaio, segue Alfonso tra il ruolo ormai consolidato di gigolò, i rapporti familiari ritrovati e la crisi con la moglie, complicata dall’arrivo della guru femminista Rossana Astri.

La prima stagione era stata originale. Di quell'originalità che, spesso, manca alle produzioni televisive. Gigolò per caso aveva riscritto le dinamiche familiari, il dramma insito nelle relazioni fra figli e genitori, attraverso la commedia: di più, attraverso il pretesto di un sodalizio professionale, nato con la malattia di un padre assente e il cuore caritatevole di un figlio ormai adulto, incapace di mandare al diavolo quell'uomo un po' matto. Alfonso, il volto del sempre meraviglioso Pietro Sermonti, s'era trovato a fare le veci del padre, il cui vero mestiere, però, ignorava. Era un gigolò, Giacomo, interpretato da un altrettanto meraviglioso Christian De Sica.

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Nuova app di Amplifon per assistere i clienti
iStock
Il gruppo rafforza il rapporto con i pazienti mentre il titolo è cresciuto dell’80% negli ultimi 10 anni, con ricavi fino a 2,4 miliardi. Il programma è integrato con servizi basati sull’Ia. Secondo l’Oms, 1,5 miliardi di persone nel mondo hanno problemi di udito.

Amplifon accelera sulla digitalizzazione e rafforza il rapporto con i pazienti con il lancio della nuova versione di Amplifon App, che da semplice strumento di gestione degli apparecchi acustici evolve in una piattaforma digitale integrata per la salute dell’udito. Un vero e proprio hub che accompagna le persone lungo tutto il percorso di cura, combinando tecnologia, accessibilità e assistenza continua, anche da remoto.

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Francesco Borgonovo, Gianluca Zanella e Luigi Grimaldi fanno il punto sul caso Garlasco: tra nuove indagini, DNA, impronte e filoni paralleli, l’inchiesta si muove ormai su più livelli. Un’analisi rigorosa per capire a che punto siamo, cosa è cambiato davvero e quali nodi restano ancora da sciogliere.

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