2021-05-10
Le tasse sono armi di distruzione di massa
I governanti studino Arthur Laffer: con aliquote al 20% lo Stato guadagna, con aliquote al 100% no, perché così si uccide l'economia. Jorge Maria Bergoglio e Fabio Fazio che se la prendono con i piccoli evasori farebbero meglio ad accusare i colossi del Web che non pagano nulla.Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. I due millenni seguiti a quelle parole hanno assistito alla continua contrapposizione del papato e dell'impero, della Chiesa e dello Stato. Il dissidio è terminato con il Concilio Vaticano II: ha vinto l'impero, e la sua vittoria è diventata definitiva con la dubbia elezione di Bergoglio. Il Vaticano segue l'Onu come un cagnolino e s'inginocchia davanti allo Stato. Questo forma il Leviatano, un blocco mostruoso di Stato e Chiesa che sono un mostro unico senza possibilità di fuga. Il primo diritto di un uomo è godere del denaro che ha guadagnato. Il primo scopo del Leviatano è levare ai cittadini il denaro, fagocitarlo per ingrassare sé stesso. E la Chiesa unisce le forze per spolpare il popolo. «È diventato evidente che chi non paga le tasse non commette solo un reato ma un delitto: se mancano posti letto e respiratori è anche colpa sua», ha affermato mesi fa la maggiore autorità cattolica in questo momento, l'argentino Jorge Mario Bergoglio, citando l'italiano Fabio Fazio.È evidente che i due bizzarri personaggi nelle loro elucubrazioni non sono troppo ferrati né in sociologia né in scienza della finanza. In realtà stanno entrambi, inconsapevolmente, citando lo sceriffo di Nottingham, che era un altro appassionato di tasse, il simbolo della distruzione di un popolo mediante eccesso di tassazione. È giusto che l'individuo paghi le tasse alla propria nazione che, se è democratica - non il maledetto stato etico di Hegel - è simile a un banalissimo condominio, dove un amministratore usa il denaro che gli inquilini gli hanno elargito a solo profitto del condominio, non per curare altri condomini da fame guerre e carestie, né per migliorare le virtù dei condomini diminuendone il razzismo o l'omofobia, che non sono affari suoi. Il cittadino dà allo Stato una parte del suo denaro, del denaro che gli appartiene, e lo Stato in cambio fornisce alcuni servizi fondamentali: esercito, polizia, ospedali, scuole, strade, carceri e poco altro, e meno è, meglio è. È stato dimostrato da ineccepibili studi, e soprattutto dalla storia, che se una tassazione supera una certa quota uccide l'economia e quindi un popolo.Fazio e Bergoglio dispongono di introiti da capogiro, non hanno la minima idea di cosa voglia dire far quadrare un bilancio, avere una partita Iva, dovere scegliere tra pagare le tasse, remunerare i dipendenti o sfamare i figli. Entrambi hanno l'idea dell'evasore fiscale rappresentato sulla versione falce e martello del Manuale delle giovani marmotte: un tizio che sul suo panfilo sghignazza fumando il sigaro. L'ipotesi non è falsa, ma non riguarda il tizio del panfilo, quanto i vertici del Gafat - acronimo di Google, Apple, Facebook, Amazon e Twitter - che hanno notevoli capacità di posizionarsi in paradisi fiscali. Nella grande maggioranza dei casi l'evasore è un poveraccio che lavora del suo riuscendo a sopravvivere solo pagando in nero; è un imprenditore o artigiano che cerca di tenere la sua piccola impresa in Italia resistendo alla tentazione di delocalizzare in Romania dove la tassazione scenderebbe al 16%: lui ha il 42, e per sopravvivere, per non fallire, nasconde qualcosa. L'evasore è chi non ha alternative a pagare in nero la badante per la vecchia madre, e pure la badante evade. La donna che lavora, cui non tocca il congedo se il figlio è malato, potrebbe non pagare la baby sitter in nero? Sono stati denunciati per evasione fiscale contadini che hanno usato i propri familiari di primo grado per la vendemmia. L'economista Arthur Laffer disegnò una famosa curva che porta il suo nome. Laffer dimostrò che, se le tasse sono il 20%, lo Stato guadagna il doppio di quanto guadagnerebbe se fossero il 10; ma se sono al 40 lo Stato guadagna solo una piccola somma in più perché cominciano i fallimenti e l'evasione fiscale. Se l'imposizione fiscale è del 70%, lo Stato guadagna meno che con il 20 perché ha ucciso l'economia. Con una tassazione del 100% lo Stato non guadagna nulla perché il popolo è morto. L'esperimento della morte del popolo con il 100% di tassazione fu fatto da tale Stalin in Ucraina, 6 milioni di morti, da tale Mao Tzetung in Cina con il gran balzo in avanti, 20 milioni di morti, e in Etiopia da tale Menghistu, 1 milione di morti. And the winner is Pol Pot, che dimezzò la popolazione della Cambogia. In Italia la pressione fiscale è in teoria del 42%, in realtà molto più alta perché mancano i servizi. Chi deve fare una colonscopia, o la fa privatamente o aspetta mesi. Le case di riposo sono poche e carissime, occorre dissanguarsi con le badanti. I furti sono un'altra tassa aggiuntiva: nessuno indaga se ci svaligiano la casa.