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I governi ricordino che il benessere è collegato all’aumento dell’energia utilizzata.

Quattro dritte ai politici per una sana politica energetica.

1 Più energia usiamo, maggiore è il nostro benessere.

Questo è cruciale comprenderlo. Qualunque cosa noi facciamo, senza eccezioni, usiamo energia. Coltivare vegetali, allevare animali, trasportare, conservare e preparare il cibo, curare la nostra salute, costruire le dimore dove abitiamo, riscaldarle d’inverno e rinfrescarle d’estate, spostarci da un posto all’altro, studiare fisica o violino, tutto richiede l’uso di energia. Se il nostro benessere consiste nella disponibilità di nutrirci, stare in salute, vivere in ambienti climatizzati, poterci spostare, realizzare le nostre inclinazioni, allora il nostro benessere dipende dalla disponibilità di energia abbondante e a buon mercato.

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Le rinnovabili «oscurano» la Spagna
Pedro Sánchez (Ansa)
Le aziende iberiche dell’energia: la rete elettrica è satura. La colpa è degli investimenti «verdi» che hanno provocato un netto taglio della spesa in sicurezza e infrastrutture.
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Dopo la febbre del solare inizia la grande fuga
iStock
Prezzi dell’elettricità in picchiata e profitti dei parchi ai minimi storici: per il business delle rinnovabili è notte fonda. Soprattutto in Francia e in Spagna, dove la redditività è passata dal 43% al 7%. E i blackout hanno steso il Paese. La Germania per ora tiene.
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vannia gava
Vannia Gava (Imagoeconomica)
Il viceministro dell’Ambiente: «Siamo un Paese manifatturiero: imitare Madrid sarebbe una tragedia. La sicurezza la dà il gas».
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