
La prima imbarcazione è salpata ieri. Corteo pro Pal a Milano: «Resistenza legittima».Dopo quasi dieci giorni di stop sono ripartite le navi della Global sumud flotilla di Greta Thunberg. La prima imbarcazione si è allontanata dal porto di Augusta, in Sicilia, diretta verso Gaza. Poco per volta le altre barche hanno preso il largo per poi ricongiungersi con le altre che si trovano in Grecia e in Tunisia. In realtà la partenza sarebbe dovuta avvenire nei giorni scorsi, ma per motivi tecnici e per sincronizzarsi con le partenze di altre barche dalla Tunisia gli organizzatori hanno temporeggiato. In particolare nelle prime ore del mattino di ieri, sono state completate le verifiche da parte delle forze dell’ordine e poco prima delle 14 la prima delle 18 barche ha lasciato gli ormeggi tra gli applausi dei manifestanti giunti per dare il loro sostegno alla spedizione e al popolo palestinese. Tra le imbarcazioni in partenza dal porto di Augusta per unirsi alla Global sumud flotilla, diretta a Gaza, c’è anche la Karma, del progetto «Tom-Tutti gli Occhi sul Mediterraneo» promosso da Arci, Sailing for blue lab e Sheep Italia. Da giorni ormai i riflettori sono puntati sulla Flotilla, composta da imbarcazioni partite da Italia, Spagna, Tunisia e Grecia, che hanno deciso di fare rete e unirsi per creare una mobilitazione globale della società civile che chiede con forza la fine dell’assedio di Gaza e la tutela del diritto internazionale. A bordo di queste navi ci sono attivisti, rappresentanti politici italiani ed europei. Intanto, ieri pomeriggio a Milano si è svolto un nuovo corteo all’insegna della più completa solidarietà al popolo palestinese. Come ogni sabato pomeriggio i manifestanti si sono dati appuntamento in piazza. Ieri pomeriggio, il corteo è partito da Palestro per arrivare fino a piazza San Babila. Si tratta di una protesta per «fermare il genocidio in Palestina», ma anche per esprimere la propria vicinanza alla Global sumud flotilla che sta cercando di raggiungere Gaza. «No alla fame, no al genocidio, no alla deportazione» è scritto sullo striscione che apre il corteo circondato dalle bandiere palestinesi. «Il vento sta portando la Flotilla verso la striscia di Gaza. Un caloroso applauso a loro e a tutti coloro che dalla terra continuano a soffiare perché arrivino sani e salvi alla striscia di Gaza assieme ai messaggi d’amore che abbiamo mandato su queste oltre 50 barche». È il messaggio di uno dei portavoce dei palestinesi sceso in piazza a Milano per manifestare e difendere «la legittima resistenza del popolo palestinese». I manifestanti, in piazza, hanno fatto sentire la loro voce per denunciare «un genocidio che va avanti da più di ventitré mesi», una mattanza che Benjamin Netanyahu non avrebbe potuto compiere senza l’assoluta complicità degli americani, degli europei, degli arabi e di tutta la comunità internazionale». Anche il sindaco di Bari, Vito Leccese, ieri nel corso della cerimonia inaugurale dell’88esima Fiera del Levante, ha rivolto un pensiero alla ripartenza delle navi della Flotilla: «Se guardo a questo luogo, ai suoi simboli, non posso non pensare alla caravella e alle sue vele spiegate che da sempre simboleggiano un viaggio foriero di scoperte, di nuovi mondi che si incontrano e che dialogano. Quelle vele, oggi, ci riportano alla mente le vele della Global sumud flotilla, diretta verso una nuova frontiera di pace tutta da costruire. Da qui, dalla Fiera del Levante, voglio augurare buon vento alla Flotilla. A tutti noi, invece, auguro di avere il coraggio di sostenere in ogni luogo le ragioni della pace e della giustizia, perché la storia non ci perdonerà né il silenzio né l’inerzia».
Jose Mourinho (Getty Images)
Con l’esonero dal Fenerbahce, si è chiusa la sua parentesi da «Special One». Ma come in ogni suo divorzio calcistico, ha incassato una ricca buonuscita. In campo era un fiasco, in panchina un asso. Amava avere molti nemici. Anche se uno tentò di accoltellarlo.