2024-08-12
In Inghilterra nuove critiche alla deriva di Starmer: «Attacca la libertà di parola»
I grandi media nascondono le violenze dei migranti. Mentre la gente è sconvolta dalle ronde armate pro sharia e dal boom dei delitti d’onore: +60% in due anni.Mentre ieri a Southport si è svolto il primo funerale di una delle tre bambine uccise da Axel Rudakubana, minore di origini ruandesi ma nato in Inghilterra, continuano le polemiche sui disordini innescati da tale tragedia, i peggiori degli ultimi dieci anni. Il primo ministro Keir Starmer ha rimandato le vacanze estive con la famiglia per seguire la crisi. Ad ora, secondo quanto riportato dal National Police Chiefs’ Council, gli arresti legati alle violenze ammontano a 779 persone, di cui 349 incriminate. Le polemiche, naturalmente, non riguardano i doverosi provvedimenti del governo contro chi si è reso protagonista di atti violenti. Ciò che fa discutere sono le misure adottate contro la «disinformazione», al punto che rischia di essere arrestato - ed è successo - anche chi ha solo diffuso notizie false, magari involontariamente, senza che abbia preso parte ai disordini. «Difendete la libertà di parola nel Regno Unito!», è stata la conseguente reazione di Elon Musk su X, dopo che lo stesso nei giorni precedenti, commentando le notizie delle rivolte, aveva parlato di guerra civile inevitabile e aveva accusato Starmer di doppiopesismo nei confronti delle manifestazioni.Ed è proprio la libertà di espressione, oltre che i disordini, uno dei temi principali che infiamma il dibattito in Uk, benché poco riportato dai media italiani. Ed West, un importante autore e giornalista britannico che pubblica su The Spectator, ha scritto su X che in Gran Bretagna c’è un problema «con persone arrestate regolarmente per opinioni/battute». In fondo al post, viene menzionato un articolo da lui scritto in tempi non sospetti, circa otto mesi fa, che racconta diversi casi di persone che hanno avuto problemi con la giustizia in seguito ad alcune opinioni espresse, spesso anche su canali privati. «La Gran Bretagna dovrebbe essere sospesa dal Commonwealth Britannico per gli attacchi alla libertà di parola?», si è domandato invece Craig Kelly, un politico australiano ed ex membro del Parlamento, ripostando il tweet di Musk sulla libertà di parola. «Ho fatto molte apparizioni sui media internazionali questa settimana e posso dirvi che, per quanto riguarda il modo in cui il Regno Unito sta gestendo la libertà di parola, gran parte del mondo pensa che stiamo impazzendo», ha dichiarato invece - sempre su X - Matthew Goodwin, politologo britannico e uno dei più importanti commentatori conservatori. «“Siete la patria della Magna Carta”, mi ha appena detto un giornalista. “Che diavolo vi è successo?”». Joe Pike sul sito della Bbc riporta che diversi ministri sarebbero inclini a una revisione dell’Online Safety Act, una legge approvata solo l’anno scorso per regolamentare l’attività su internet che non è ancora entrata in vigore, in attesa che l’Ofcom, l’autorità di regolamentazione dei media, si esprima entro fine anno su come dovrà essere applicata. La questione è dunque molto sentita e avrà un impatto notevole sul futuro della libertà di espressione online, tenuto conto che in questi giorni squadre specializzate della polizia britannica stanno setacciando post sui social media per individuare i cosiddetti «influencer dell’odio», cioè coloro che avrebbero incitato alle sommosse cui abbiamo assistito.Come noto, Keir Starmer - il cui gradimento tra i britannici, secondo un nuovo sondaggio del Telegraph, è caduto a picco in seguito alle proteste - ha adottato una linea dura contro gli autori dei disordini. La polizia ha commesso l’errore cruciale di non rivelare l’identità dell’uomo responsabile della strage di Southport. Quando manca un’informazione chiara, si crea un vuoto che favorisce la diffusione di notizie false, soprattutto sui social, cosa che è puntualmente accaduta anche in questo frangente. Altro colossale errore lo ha fatto il capo della polizia delle West Midlands: durante una conferenza stampa ha iniziato il suo discorso con il saluto arabo «Salam aleikum». Secondo il Mirror le violenze sarebbero state scatenate da esponenti dell’organizzazione di estrema destra English Defense League che hanno assaltato la moschea locale, danneggiato un minimarket e dato alle fiamme auto e cassonetti. Ora migliaia di poliziotti in assetto antisommossa pattugliano le strade, le moschee e i centri per i migranti ma quello che è fin qui mancato nel racconto di una larga parte della stampa è come le ronde formate da estremisti islamici violenti stanno pattugliando le città al grido di «Allah è grande». Nulla di nuovo perché queste pattuglie operano da anni nei quartieri di decine di città inglesi ormai islamizzate per far rispettare le regole della sharia, la legge islamica. Gli estremisti di destra che hanno scatenato i disordini hanno trovato terreno fertile dato che l’esasperazione dei cittadini britannici per le proteste pro Hamas con tanto di bandiere dell’Isis, di al-Qaeda e dei Talebani e i reati commessi ogni giorno da una ristretta parte di immigrati o naturalizzati - compresi quelli legati al terrorismo islamico - ha raggiunto livelli altissimi. Il maggior numero di cittadini stranieri coinvolti in reati terroristici nel Regno Unito dal 2002 al 2021 (mancano i dati 2022-2023) sono stati persone provenienti da Algeria, Iraq, Pakistan, Iran, Afghanistan, Turchia, Somalia, India e Sri Lanka. Ad eccezione dell’Algeria, tutti questi Paesi sono tra le prime 20 nazionalità coinvolte in attraversamenti illegali della Manica. Mentre il 94% degli arrestati per reati legati al terrorismo nel 2021-22 erano uomini. Questa statistica del 2023 è particolarmente significativa dato il numero considerevole di migranti maschi che arrivano illegalmente attraverso la Manica.L’opinione pubblica è stata più volte scossa da vicende odiose come quella scoperta nel 2022 dall’Independent Inquiry into Child Sexual Abuse che dopo tre anni di indagini ha rivelato che per decenni più di mille bambine e ragazze sono state adescate, maltrattate, abusate, violentate e in certi casi uccise da uomini musulmani in prevalenza pakistani negli ultimi trent’anni a Telford, città inglese nelle West Midlands. Nel marzo scorso ha fatto scalpore la vicenda avvenuta a Newcastle, dove fratelli siriani Omar e Mohamed Badreddin e Huzaefa Aleboud sono stati giudicati colpevoli di stupri multipli nei confronti di una tredicenne. Nel 2021-22 le forze dell’ordine hanno registrato 194.683 reati sessuali, tra cui 70.330 stupri, il numero più alto da quando sono iniziate le rilevazioni nel 2002-2003. Il numero di reati sessuali registrati dalle forze dell’ordine in Inghilterra e Galles è più che raddoppiato negli ultimi sette anni, passando da 88.576 nel 2014-15 a 194.683 nel 2021-22; mentre gli stupri sono quasi raddoppiati negli ultimi sei anni, passando da 36.320 nel 2015-16 a 70.330 nell’anno fino a marzo. Inoltre, in Gran Bretagna il numero di «delitti d’onore» è aumentato di oltre il 60% in soli due anni. L’autore del reato è spesso un familiare, ma può essere anche un membro della famiglia allargata o della comunità e qui il triste primato è ad appannaggio delle comunità musulmane pachistane. Non c’è dubbio che i disordini creati dagli estremisti di destra sono inaccettabili e non possono essere giustificati. Ma le politiche multiculturaliste degli ultimi decenni hanno distrutto un Paese che si fatica ormai a riconoscere. I musulmani a Birmingham costituiscono circa il 30% della popolazione e i cristiani solo una piccola percentuale in più, il 34%. A ciò si aggiunge il 24% della popolazione non religiosa. Ma altre città del Regno Unito in cui la percentuale di musulmani è elevata sono Londra, Leicester e Bradford, e poi ci sono grandi città come Rochdale, dove la popolazione musulmana è il 46%.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.