starmer

Starmer fa l’identitario (ma solo a parole)
Il premier britannico, travolto dalle proteste anti immigrazione, deve lisciare il pelo ai manifestanti: «Un hotel con richiedenti asilo vicino casa? Non lo vorrei nemmeno io». Poi, però, reprime ferocemente il dissenso e apre ancora di più le porte agli stranieri.
La Gran Bretagna scende in piazza contro gli immigrati accolti in hotel
Keir Starmer (Ansa)
Scoppiano le proteste. Situazione esplosiva: le aziende preferiscono gli stranieri sottopagati agli inglesi. Il ministero ammette: «La scuola dimentica i bimbi bianchi poveri». Starmer reagisce con censura e arresti.
Nasce l’asse fra Starmer e Macron: «Collaborazione più stretta che mai per difendere l’Europa contro le minacce estreme».
  • La sinistra britannica ha rivisto le linee guida sulla concessione prolungata del diritto di soggiorno: «Non c’è persecuzione». Ma i profughi assaltano gli studi legali per scongiurare il rischio «limbo».
  • Nel Regno Unito calano i consensi per Starmer. E ora anche Parigi deve fare i conti con l’austerità.

Lo speciale contiene due articoli.

Al G7 Meloni cerca la de-escalation
Giorgia Meloni (Ansa)
La crisi in Medio Oriente monopolizza il vertice in Canada. Per il premier bilaterali con Starmer, Merz e Carney. La bussola di Roma è riaprire il tavolo sul nucleare.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy