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Starmer-Macron, asse colabrodo
Keir Starmer ed Emmanuel Macron (Getty Images)
L’intesa tra i due leader acciaccati per contenere le migrazioni sta naufragando. Parigi non controlla più la Manica e gli irregolari «dilagano» nel Regno Unito.
I migranti non sono più una risorsa. Perfino gli inglesi lo hanno capito
Ansa
«Ci saranno altri arrivi ma solo se contribuiscono alla nostra società», ha annunciato il governo laburista. Entrano in vigore le carte d’identità digitali: un trauma per i britannici. L’«Economist» annienta Keir Starmer.
Starmer fa l’identitario (ma solo a parole)
Il premier britannico, travolto dalle proteste anti immigrazione, deve lisciare il pelo ai manifestanti: «Un hotel con richiedenti asilo vicino casa? Non lo vorrei nemmeno io». Poi, però, reprime ferocemente il dissenso e apre ancora di più le porte agli stranieri.
La Gran Bretagna scende in piazza contro gli immigrati accolti in hotel
Keir Starmer (Ansa)
Scoppiano le proteste. Situazione esplosiva: le aziende preferiscono gli stranieri sottopagati agli inglesi. Il ministero ammette: «La scuola dimentica i bimbi bianchi poveri». Starmer reagisce con censura e arresti.
Nasce l’asse fra Starmer e Macron: «Collaborazione più stretta che mai per difendere l’Europa contro le minacce estreme».
Le Firme

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