2025-07-11
Intesa Parigi-Londra sulle bombe atomiche mentre Berlino sale sopra ai tank
Nasce l’asse fra Starmer e Macron: «Collaborazione più stretta che mai per difendere l’Europa contro le minacce estreme».In un’Europa sempre più impegnata in una febbrile corsa al riarmo, Francia e Regno Unito hanno siglato un accordo storico: Parigi e Londra, le uniche due potenze del Vecchio continente in possesso della bomba atomica, si sono accordate su un programma di «coordinamento» dei loro sistemi di deterrenza nucleare. L’annuncio è arrivato a margine della visita di Stato di Emmanuel Macron a Keir Starmer nella capitale britannica. Pur mantenendo i loro arsenali indipendenti, le due nazioni daranno vita a un «gruppo di supervisione nucleare» congiunto, presieduto dall’Eliseo e dal Cabinet office britannico, per «coordinare la cooperazione crescente nel settore della politica delle capacità e delle operazioni».Questa intesa, spiega Bloomberg, «fa parte di un tentativo di entrambi i leader di segnalare il proprio impegno per le capacità di Difesa sovrane dell’Europa, in un contesto di minaccia proveniente dalla Russia, mentre gli Stati Uniti manifestano il desiderio di ridimensionare il loro tradizionale ruolo di sicurezza in Europa sotto la presidenza di Donald Trump». In concreto, ha scritto il Telegraph, «con la crescente minaccia russa, l’accordo apre le porte al coordinamento del dispiegamento di sottomarini nucleari e aerei da combattimento da parte delle due potenze nucleari europee durante una crisi».Con questo patto, ha dichiarato Starmer, Londra e Parigi intendono affrontare «le minacce alla sicurezza che si stanno moltiplicando, dalla guerra in Europa ai nuovi rischi nucleari, fino agli attacchi informatici». Peraltro, «come partner stretti e alleati della Nato, Regno Unito e Francia vantano una lunga storia di collaborazione nell’ambito della Difesa e gli accordi odierni portano la nostra partnership a un livello superiore». Ha anche sottolineato che si tratta di un accordo «storico», «a sostegno dell’Europa e della Nato», per poi aggiungere che l’Ue «deve fare di più per la propria difesa collettiva». «In parte questo ha a che fare con i finanziamenti, ma anche con la cooperazione e il coordinamento». Da parte sua, Macron ha sottolineato che «i nostri due Paesi hanno una responsabilità speciale per la sicurezza del continente» e che «insieme siamo più forti».La più stretta collaborazione militare tra Francia e Regno Unito non si esaurisce in questo accordo di coordinamento degli arsenali nucleari, ma rientra in un più ampio rilancio della «entente industrielle» tra i due Paesi dopo i trattati di Lancaster House del 2010: Parigi e Londra, infatti, intendono rafforzare ulteriormente la loro cooperazione militare e industriale con l’acquisto congiunto di nuovi lotti di missili da crociera Storm shadow e stanno già discutendo della progettazione di un loro sostituto di prossima generazione. Il piano, come sottolinea il ministero della Difesa britannico, prevede anche «lo sviluppo di nuove armi avanzate per ottenere un vantaggio sui nostri nemici: ciò includerà una nuova partnership per sviluppare armi a radiofrequenza ad alta tecnologia, come armi a microonde e jammer, che potrebbero essere utilizzate per abbattere minacce come droni e missili». Inoltre, Francia e Regno Unito «cercheranno di sfruttare la potenza dell’Intelligenza artificiale per rendere i loro missili e droni più letali, sviluppando algoritmi per attacchi sincronizzati». Grazie a questa nuova intesa, specifica sempre il ministero della Difesa britannico, «le Forze armate di entrambi i Paesi collaboreranno più strettamente che mai. Riconoscendo la crescente minaccia alla sicurezza europea, Regno Unito e Francia amplieranno la propria forza schierabile congiuntamente, concentrandola sulla difesa dell’Europa, adottando una prontezza operativa per la deterrenza e il contrasto di eventuali nemici». Ma non è finita qui. Oltre alla cooperazione nucleare e allo sviluppo di nuovi sistemi d’arma, l’alleanza tra Londra e Parigi riguarda anche le comunicazioni satellitari, fondamentali per le operazioni militari. Il Regno Unito, come riferisce Reuters, si è impegnato a investire oltre 160 milioni di euro nel colosso delle telecomunicazioni satellitari Eutelsat, di cui la Francia diventerà il maggior azionista entro l’anno. Lo scopo è competere con Starlink di Elon Musk. Non è forse un caso che questa intesa storica tra l’Eliseo e Downing Street arrivi proprio a pochi giorni dall’annuncio con cui la Germania ha reso noti i suoi ambiziosi piani per il riarmo: oltre all’obiettivo di destinare alla difesa il 3,5% del Pil tedesco (pari a oltre 150 miliardi annui), Berlino intende stanziare circa 25 miliardi di euro per acquistare 1.000 carri armati Leopard 2 e 2.500 Boxer, ossia veicoli da combattimento della fanteria. Il tutto mentre l’asse franco-tedesco è più in crisi che mai, come confermato dallo stesso Friedrich Merz, che l’altro ieri ha ammesso l’esistenza di tensioni con Parigi riguardo al progetto congiunto del Fcas, il caccia europeo di nuova generazione.
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