Gemma Gaetani
(Roma, 1972). Scrittrice e poetessa. Vive a Milano. Laureata in lettere moderne alla Sapienza di Roma, si è occupata di critica letteraria per Poesia, Il Domenicale e Liberazione e di attualità culturale per Il Giornale e Libero. Ha pubblicato il romanzo Colazione al Fiorucci Store (Milano), i pamphlet Elogio del tradimento. Conquista, tradisci, nega! e Il decalogo dell'uomo vero, nonché la raccolta di versi Ogni donna ama un fascista. Diario antimoderno.

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Al di là degli stereotipi e delle banalità politicizzate, parliamo del rapporto fra le donne e la cucina. Dalla quotidianità ai grandi ristoranti.
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Antonio Forlini, presidente di UnaItalia, spiega il successo delle carni bianche, le più consumate nel nostro Paese




