
Viale dell’Astronomia lancia l’allarme sui costi dell’energia. E l’esecutivo propone contratti a lungo termine. Elettricità futura: «Pronti a collaborare a questa soluzione».Nel corso dell’Assemblea 2025 di Confindustria, tenutasi a Bologna, il presidente Emanuele Orsini ha tracciato una visione chiara e determinata per il rilancio dell’industria italiana. Tra i temi centrali, spiccano due priorità strategiche: l’utilizzo efficace delle risorse del Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr) per sostenere gli investimenti produttivi e la lotta al sovraccosto energetico che penalizza la competitività delle imprese italiane.Orsini ha sottolineato l’urgenza di reindirizzare le risorse del Pnrr non ancora utilizzate verso strumenti più efficaci per sostenere gli investimenti industriali. L’obiettivo è rafforzare la patrimonializzazione delle imprese, incentivare la transizione digitale e ambientale e rilanciare la produttività attraverso misure come l’Ires premiale e i contratti di sviluppo.Il numero uno di viale dell’Astronomia ha ricordato che il governo ha trovato circa 15 miliardi di euro all’interno del Pnrr, fondi che si possono utilizzare per dare nuovo slancio all’occupazione e incrementare la produttività. «Puntiamo su Industria 4.0, 6.0», chiamiamola come vogliamo, «purché sia potenziata; questa misura per noi è indispensabile. E puntiamo sui contratti di sviluppo, strumenti in cui le imprese hanno già maturato esperienza e ottenuto risultati concreti», ha detto. Non solo, Confindustria propone anche un piano di sostegno agli investimenti da 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi tre, auspicando un orizzonte quinquennale. In attesa di un possibile «New generation Eu per l’industria», l’associazione chiede di sfruttare appieno le opportunità offerte dalla riforma dei fondi di coesione Ue, salvaguardando le quote destinate al Sud.«L’Italia», ha detto il premier Giorgia Meloni, presente all’Assemblea, «sta tornando a essere un mercato attrattivo per gli investimenti stranieri e ci sono ottime ragioni per questo: siamo la patria del bello, della creatività, siamo desiderati». La «nostra economia è solida e resiliente». Meloni ha poi aggiunto: «I provvedimenti che abbiamo messo in campo sono stati molti, diversi. Sono stati, come ricordava anche il presidente Orsini, frutto del nostro lavoro comune, del nostro confronto».Altro punto cruciale dell’intervento è stato il tema energetico. Le imprese italiane, ha denunciato Orsini, continuano a pagare l’energia fino all’80% in più rispetto ai principali competitor europei. Confindustria per questo chiede con forza il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello delle rinnovabili nella formazione del prezzo dell’energia elettrica. Dopo anni di incentivi alle rinnovabili - pari a 170 miliardi di euro - è inaccettabile che il prezzo dell’energia resti ancorato al costo del gas. Orsini ha accolto con favore l’apertura del governo su questo fronte, ma ha ribadito la necessità di un’azione immediata.Inoltre, l’associazione propone la riduzione degli oneri generali di sistema in bolletta, la sospensione dell’Ets per le imprese energivore, la semplificazione delle procedure per l’Energy release e la Gas release e il rilancio del nucleare con piccoli reattori modulari.Non a caso, Elettricità futura, principale associazione del mondo elettrico italiano, ha espresso apprezzamento sia per le proposte di Meloni che per quelle di Orsini circa l’abbassamento del costo delle bollette delle imprese. A margine dell’assemblea di Confindustria, è intervenuto anche Carlo Messina, consigliere delegato e ad di Intesa Sanpaolo. «Non può essere solo il governo ad agire: anche le imprese e le banche devono fare la loro parte. L’accelerazione degli investimenti è un elemento fondamentale», ha detto Messina, ricordando come tutti gli intervenuti abbiano condiviso questa visione.
Giuseppe Culicchia (Getty Images). Nel riquadro il suo libro Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio pubblicato da Mondadori
Comunicati fotocopia contro la presentazione del saggio di Culicchia. E il ragazzo ucciso? «Strumentalizzazioni».
Passano gli anni ma l’odio sembra non passare mai. Un tempo ragazzi come Sergio Ramelli venivano ammazzati sotto casa a colpi di chiave inglese. Oggi invece la violenza si rivolge contro chi di Sergio osa parlare. È una violenza meno palese, se volete meno brutale. Non uccide però infama, disumanizza, minaccia e punta a intimidire. E gode, proprio come quella antica, di sponde politiche e «presentabili». Lunedì 24 novembre nella Biblioteca Comunale di Susa è programmata la presentazione di un bellissimo libro di Giuseppe Culicchia, scrittore italiano che negli ultimi anni ha intrapreso una strada davvero coraggiosa e suggestiva.
Fiori e un camioncino giocattolo dei pompieri sono stati messi sotto il portone della casa dove una donna ha ucciso il figlio, di nove anni, tagliandogli la gola, a Muggia, in provincia di Trieste (Ansa). Nel riquadro Olena Stasiuk
- Il report alla base della decisione sulle visite: «Difficoltà psicologiche superate brillantemente» da Olena, che ha tagliato la gola al suo Giovanni. Le toghe fanno uscire di cella due stupratori e un assassino per obesità.
- Uno stupratore ai domiciliari, due violentatori scarcerati per inciampi procedurali, il killer liberato perché obeso e tabagista: la cronaca è piena di decisioni incredibili.
Lo speciale contiene due articoli.
Matteo Salvini (Ansa)
- Il ministro dei Trasporti in pressing sulla concessionaria per il contenimento dei pedaggi e i ritardi sulla manutenzione. Tra i progetti contestati spiccano il passante di Bologna, la Gronda e il tunnel a Genova. Nel mirino anche i lavori su A1 (Milano-Napoli), A10 e A16.
- Con il nuovo Codice calato del 6,8% il numero delle vittime: -8,6% nei centri urbani.
Lo speciale contiene due articoli.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Lega e Fi vogliono l’agevolazione al 12,5% nella legge di Bilancio: una mossa che può portare 2 miliardi. Fdi: imposta di 2 euro sui pacchi extra Ue e bollo da 500 euro per pagamenti consistenti in contanti.
Spunta il taglio della tassa sull’oro. Dal braccialetto della comunione al lingotto acquistato per investimento, il metallo prezioso entra tra la valanga di emendamenti alla legge di Bilancio che il Senato dovrà cominciare a esaminare dalla prossima settimana.
La proposta di Lega e Forza Italia introduce una tassazione agevolata al 12,5% (dal 26% attuale), allineata al prelievo sugli interessi dei titoli di Stato. La misura si rivolge a chi possiede oro per investimento ma non ha la documentazione del prezzo di acquisto e quindi non ha alcun attestato ufficiale che ne certifichi il valore.






