Ci siamo! Il solstizio è trascorso e l’estate è giunta. È tempo di darsi alla cucina fresca, leggera, stimolante che prende dalla natura il meglio dell’energia vitale. Tra questi frutti un posto speciale spetta alla pesca.
Ci siamo! Il solstizio è trascorso e l’estate è giunta. È tempo di darsi alla cucina fresca, leggera, stimolante che prende dalla natura il meglio dell’energia vitale. Tra questi frutti un posto speciale spetta alla pesca. È parente di tanti altri frutti (dalle ciliegie alla prugna) ha un buon apporto vitaminico, è idratante, poco calorica, ma soprattutto ha una versatilità gastronomica eccellente. È bene d’estate imparare a cucinare con la frutta perché dà esiti, in unità col salato, davvero accattivanti. Ed ecco una preparazione semplice, veloce che però si presta moltissimo a essere un antipasto sostanzioso o un buon secondo nelle sere d’estate. Il piatto va servito freddo, al più tiepido. Lo produciamo unendo pesca e pescato. Ingredienti - 400 grammi di calamaretti, 400 grammi di gamberi, 2 pesche nettarine a pasta gialla, alcune foglie di menta, 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Tagliate ad anelli sottili i calamari, sgusciate i gamberi. In una padella capiente saltate in ¾ dell’olio extravergine i calamari e dopo 5 minuti aggiungete i gamberetti. Cuocete per altri tre minuti e aggiustate in ultimo di sale e di pepe. Lasciate raffreddare. Ora fate a cubetti di circa mezzo centimetro le pesche lasciando la buccia e conditele con extravergine, sale, pepe e le foglie di menta sminuzzate grossolanamente. Unite calamari e gamberi alle pesche e servite. Come far divertire i bambini - Fate mescolare a loro pesce e pesche e guarnire con la menta. Faranno un figurone presentando il piatto finito. Abbinamento - Abbiamo scelto un Franciacorta brut rosé, vanno bene tutti i rosati d’Italia, meglio se con le bolle.
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Un caraibico e un nero accoltellano i passeggeri a Cambridge, due sono in pericolo di vita. Il governo per ore non ha rilasciato dettagli sull’etnia degli assalitori.
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Da 20 anni al fianco di Fazio a «Che tempo che fa», la sua comicità è spesso stantia e banale, eppure resta celebrata con un’enfasi un tantinello sopra le righe. Passata dalla cattedra delle scuole medie alla tv, Luciana Littizzetto ha il difetto di tirare bordate pure a gente comune.
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Secondo il sociologo Hartmut Rosa, l’avversario politico non è più un interlocutore ma un nemico da far tacere. La fede e la Chiesa ci possono aiutare a mantenere la capacità di ascolto.
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L’ex magistrato Luca Palamara: «Grosso, leader del comitato anti riforma, mi tira in ballo per il “vecchio sistema opaco” del Csm e dice che è già stata fatta pulizia. Dovrebbe essere più prudente. Probabilmente ignora come siano stati nominati i suoi prossimi congiunti».







