Ecco una ricetta che può essere semplice da fare, gratificante al palato, sinonimo d’incontro e ottima per propiziare un aperitivo. Ma può essere anche un ottimo secondo piatto. È una sorta di estensione della mitica oliva all’ascolana nella versione ittica.
Ecco una ricetta che può essere semplice da fare, gratificante al palato, sinonimo d’incontro e ottima per propiziare un aperitivo. Ma può essere anche un ottimo secondo piatto. È una sorta di estensione della mitica oliva all’ascolana nella versione ittica. È tempo di prepararsi di nuovo a incontri, a socializzazione, a coltivare la voglia di stare insieme. Tra due giorni sarà l’8 marzo, festa della donna. D’accordo, è una ricorrenza che andrebbe celebrata 365 giorni all’anno, ma concediamoci un po’ di “retorica” nel dire che da questo giorno inizia l’annuncio della primavera perché si vedono le mimose illuminare i nostri orizzonti affettivi e di amicizia. E la storia della mimosa come simbolo di questa festa è profonda: la scelsero tre donne che avevano fatto la resistenza perché è un fiore che si trova ovunque, perché resiste a tutto, perché ha il colore del sole. E in effetti è simbolo della capacità delle donne di superare ogni avversità, portando speranza come la luce del sole. In questi giorni pensare alla mimosa come simbolo di futuro e di pace forse è corroborante. Così abbiamo deciso di proporre una ricetta che potesse essere semplice da fare, gratificante al palato, sinonimo d’incontro e ottima per propiziare un aperitivo. Ma può essere anche un ottimo secondo piatto. È una sorta di estensione della mitica oliva all’ascolana, e nella versione ittica la interpreta divinamente una signora che porta più di ottanta primavere e che da almeno sessanta sta dietro ai fornelli, è Maria di Porto San Giorgio che ce l’ha ispirata. Ingredienti - 40 olive denocciolate meglio se Tenera Ascolana in salamoia, 800 grammi di gallinella, o nasello, o rana pescatrice (pulito il pesce sarà la metà di peso ed è la dose di polpa che ci serve), 3 uova, 150 grammi di farina, 300 grammi di pangrattato, un litro di olio per friggere, un mazzetto di prezzemolo, sale e pepe q.b. Procedimento - Pulite bene il pesce e sfilettatelo. Poi battetelo al coltello fino ad ottenere una tartare finissima. Aggiustate di sale e pepe. Tritate finemente il prezzemolo e unitelo al pesce. Ora con un coltellino aprite per il lungo da un lato solo a portafoglio le olive e riempitele una a una con un po’ di pesce. Premete in modo che il pesce aderisca bene alla drupa. Sbattette le uova ben bene. Infarinate le olive, passatele nell’uovo, poi nel pangrattato ancora nell’uovo e ancora nel pangrattato. Nell’ultimo passaggio premete bene le olive e roteandole nei palmi delle mani date loro una forma quasi sferica in modo che siano ben compatte. Fate scaldare bene l’olio e quando sarà a temperatura, friggete le olive poche alle volta. Adagiatele in un contenitore con carta da cucina o assorbente in modo che perdano tutto l’olio di frittura poi salate e servite. Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di formare le palline di olive con le manine. Si divertiranno moltissimo. Abbinamento - Essendo una ricetta marchigiana abbiamo pensato a un bianco molto minerale, fresco che si fa nelle colline maceratesi: la Ribona. Vanno benissimo tutti gli spumanti o bianchi di sfumatura minerale come un Vermentino o un Grechetto dei Colli Martani.
Il Tempio di Esculapio, all’interno del parco di Villa Borghese (IStock)
La capitale in versione insolita: in giro dal ghetto ebraico a Villa Borghese, tra tramonti, osterie e nuovi indirizzi.
John Lennon e la cover del libro di Daniel Rachel (Getty Images)
Un saggio riscrive la storia della musica: Lennon si ritraeva come il Führer e Clapton amava il superconservatore Powell.
L’ultimo è stato Fedez: dichiarando di preferire Mario Adinolfi ad Alessandro Zan e scaricando il mondo progressista che ne aveva fatto un opinion leader laburista, il rapper milanese ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia avventata la fiducia politica riposta in un artista. Una considerazione che vale anche retrospettivamente. Certo, la narrazione sul rock come palestra delle lotte per i diritti è consolidata. Non di meno, nasconde zone d’ombra interessanti.
Gianrico Carofiglio (Ansa)
Magistrato, politico in quota Pd per un breve periodo e romanziere. Si fa predicatore del «potere della gentilezza» a colpi di karate. Dai banchi del liceo insieme con Michele Emiliano, l’ex pm barese si è intrufolato nella cricca degli intellò scopiazzando Sciascia.
(IStock)
Pure la Francia fustiga l’ostinazione green di Bruxelles: il ministro Barbut, al Consiglio europeo sull’ambiente, ha detto che il taglio delle emissioni in Ue «non porta nulla». In Uk sono alle prese con le ambulanze «alla spina»: costate un salasso, sono inefficienti.
Con la Cop 30 in partenza domani in Brasile, pare che alcuni Paesi europei si stiano svegliando dall’illusione green, realizzando che l’ambizioso taglio delle emissioni in Europa non avrà alcun impatto rilevante sullo stato di salute del pianeta visto che il resto del mondo continua a inquinare. Ciò emerge dalle oltre 24 ore di trattative a Bruxelles per accordarsi sui target dell’Ue per il clima, con alcune dichiarazioni che parlano chiaro.







