2024-09-01
La Corte dei diritti blinda i vaccini. «Era lecito sospendere i sanitari»
A Strasburgo, la Corte europea dei diritti del''uomo (iStock)
La Cedu salva la norma di San Marino, simile alla nostra: «Misura giustificata, i medicinali erano efficaci». Ignorati i report di Ema e persino di Big pharma sui loro limiti nel prevenire infezione e trasmissione del virus.La prima sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha reso noto il 29 agosto una sentenza emessa il 9 luglio, in merito al ricorso di alcuni sanitari della Repubblica di San Marino sospesi perché non vaccinati. Nei confronti di 26 persone (19 sammarinesi, 6 italiani, uno di nazionalità moldava), che il 30 aprile 2022 si erano rivolti alla Cedu poiché ritenevano di essere state lesi nei loro diritti, la presidente Ivana Jelić e l’intera Corte ha stabilito che non ci fu violazione. L’accusa di discriminazione, poi, è stata ritenuta dai giudici «manifestamente infondata». senza paga o reimpiegatiNel maggio del 2021 i ricorrenti, operatori sanitari e socio sanitari impiegati dell’Istituto della sicurezza sociale (Iss), il principale ente previdenziale di San Marino, erano stati sollecitati a vaccinarsi contro il Covid-19 ma si erano rifiutati e vennero sospesi. Alcuni senza retribuzione perché non vollero svolgere lavori socialmente utili (queste erano le disposizioni a San Marino), altri si impegnarono in servizi alla comunità con un’indennità mensile di 600 euro. Altri ancora vennero spostati in ruoli diversi e con compensi inferiori. Tutti lamentarono un’ingerenza illegittima del potere pubblico nella loro vita privata, e discriminazione seppur ben diversa da quella che subirono i sanitari non vaccinati in Italia. Furono raccolte 750 firme, depositate nel luglio del 2021, per un ricorso di iniziativa popolare sammarinese che sosteneva come non vi fosse alcuna ragione, né giuridica né scientifica, che potesse supportare il diverso trattamento tra vaccinati e no. Non vi era certezza, sostenevano, che chi aveva ricevuto il vaccino Covid-19 fosse immune all’infezione e non contagioso: anzi, la ricerca medica, gli studi scientifici, le aziende farmaceutiche e gli organismi internazionali sottolineavano questa incertezza, ricordando che i vaccinati potevano comunque contribuire alla diffusione del virus, per cui era comunque consigliabile adottare norme prudenti anche dopo la vaccinazione. Si sosteneva inoltre che l’articolo 8 della legge n. 107/2021 violava non solo il principio di uguaglianza ma anche il diritto al lavoro, il diritto all’autodeterminazione e il diritto alla salute, sanciti dalla Costituzione di San Marino, dalla Cedu e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Per i giudici della Cedu, invece, «non era stata una sanzione disciplinare, ma piuttosto una misura che cercava un giusto equilibrio tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute delle persone che utilizzavano i servizi sanitari». Aggiungevano, possiamo pure dire secondo copione, che «l’interesse primario della salute pubblica prevaleva su una limitazione temporanea del diritto al lavoro dei singoli individui che rifiutavano di vaccinarsi. Ogni libertà individuale, infatti, aveva i suoi limiti nel dovere di solidarietà verso la comunità in cui viveva».Ricordavano che la Cedu aveva già sottolineato che «la pandemia di Covid-19 può avere conseguenze molto gravi non solo per la salute, ma anche per la società, l’economia, il funzionamento dello Stato e la vita in generale, e che la situazione dovrebbe quindi essere caratterizzata come un “contesto eccezionale e imprevedibile”». Quindi, erano respinte le affermazioni dei ricorrenti circa l’illegittimità della legge impugnata.«Fondamentale per dimostrare l’erroneità di questa sentenza è il paragrafo 89», commenta l’avvocato Renate Holzeisen, presidente della Confederazione legale dei diritti dell’uomo, già membro del board di Children’s health defense Europe. «La Corte scrive che il legislatore avrebbe “attentamente valutato ed esaminato le prove scientifiche disponibili all’epoca in merito all’efficacia e alla sicurezza dei vaccini”, esaminando l’evidenza scientifica disponibile riguardante l’efficacia e sicurezza dei vaccini Covid-19. È emblematico che la Corte non parli dell’Assessment Report del gennaio 2021 dell’Ema su Pfizer, dove l’Agenzia europea dichiarava che non c’erano evidenze della prova della prevenzione della trasmissione virale, e che neanche per quanto riguarda la prevenzione della malattia grave aveva dati statisticamente rilevanti». Aggiunge il legale: «Praticamente i giudici di Strasburgo hanno basato la loro decisione su un parere positivo dell’Oms, che non è l’autorità competente all’autorizzazione dei vaccini in Europa bensì la longa manus dei produttori». La Cedu non fa alcun riferimento al Risk management plan delle aziende, tralasciando di considerare un altro documento fondamentale della procedura di autorizzazione. Si limita a riaffermare il dogma dell’efficacia e sicurezza dei vaccini «concludendo senza valido fondamento che non ci sarebbe alcuna discriminazione dei sanitari non vaccinati rispetto ai vaccinati», sottolinea l’avvocato.toghe poco imparzialiHolzeisen ha ben poca fiducia nell’esito delle questioni sottoposte alla Cedu: «Quelle su tematiche Lgbtq trovano un’autostrada a quattro corsie per arrivare dritte all’accoglimento, mentre ricorsi che riguardano il diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini sono regolarmente dichiarati non ammissibili, oppure non fondati». Conclude: «Servirebbero giudici indipendenti dai poteri, invece da parecchi anni attenti osservatori tra i quali componenti di Corti costituzionali di Stati europei ed ex giudici Cedu, evidenziano l’influenza inaccettabile che Ong come la Open Society di Soros hanno sia sulla nomina dei giudici della Corte, sia sull’arruolamento delle massime cariche del personale legale della Corte».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.