2024-05-04
Case studenti e nuovo Ortomercato. Il doppio bluff che imbarazza Sala
Il «popolo delle tende» molla la protesta contro il caro affitti per i fuori sede: «Abbandonati dal sindaco». Ancora a rischio l’inaugurazione della struttura: parcheggi, bagni e sicurezza tolgono il sonno ai grossisti.Beppe Sala perde i pezzi. Ai disagi per la situazione di stallo di San Siro, che potrebbe essere abbandonato da Milan e Inter, rischiano di aggiungersi quelli dell’Ortomercato: la realizzazione di nuovi padiglioni in via Lombroso sono in ritardo e lunedì, in occasione del taglio del nastro, alcuni grossisti minacciano di protestare per la situazione delle vecchie strutture. A questo si aggiunge la fine del mitico popolo delle tende, che Sala proponeva di salvare dal caro affitti in città. Una di loro, Ilaria Lamera, la prima che si piazzò con una «canadese» davanti alla sede del Politecnico, ha dichiarato di volersene tornare a casa. Sala aveva annunciato che li avrebbe aiutati, ma proprio ieri la ragazza ha annunciato che «Palazzo Marino non li ha mai più ricontattati».In una fase quindi non particolarmente esaltante per la politica cittadina, il team del primo cittadino aveva puntato molto sull’inaugurazione del nuovo Ortomercato. Lunedì 6 maggio, infatti, Sala dovrebbe tagliare (il condizionale è d’obbligo) il nastro del nuovo mercato ortofrutticolo Foody 25, ovvero del nuovo padiglione «high tech», primo passo del mega centro per il commercio di frutta e verdura che aprirà nel 2025. L’evento viene rinviato da settimane, sia perché i lavori appaltati a Sogemi (controllata del Comune che gestisce da tempo l’Ortomercato) vanno a rilento, sia perché il trasloco nei nuovi padiglioni non convince diversi grossisti che da tempo lamentano la situazione fatiscente della struttura dove attualmente lavorano. Le carenze sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Non ci sono misure di sicurezza adeguate, tanto che le telecamere riprendono ogni giorno decine di immigrati clandestini entrare e uscire indisturbati dalle strutture. I bagni sono ancora gli stessi da decenni, fatiscenti e spesso inagibili. A questo si aggiungono le condizioni di consegna e il disagio dei clienti in un parcheggio che è rimasto lo stesso da 34 anni. Quando piove le difficoltà aumentano. Spesso si allaga tutto anche al coperto. L’acqua filtra dai tetti e ricade sulla merce. Si attendono le nuove strutture. Ma al netto delle dichiarazioni di facciata di questi ultimi giorni, tra vertici e associazioni, è un cantiere ancora aperto.Del resto, manca ancora la fibra ottica e devono essere ancora testate le celle frigorifere. C’è più di un motivo, insomma, sul perché l’inaugurazione è continuata a slittare in queste settimane, dal 22 aprile fino appunto al 6 maggio. Ma perché tanta fretta nell’inaugurare questo progetto che dovrebbe rappresentare il polo europeo più grande del food, paragonabile a quelli di Parigi e Barcellona? Non è casuale che la passerella vada in scena a meno di un mese dalle elezioni europee, con un centrosinistra in cerca di consensi soprattutto a Nord, dove i sondaggi danno in salita e sempre stabile Fratelli d’Italia. In teoria, secondo quanto annunciato più volte dal presidente Cesare Ferrero di Sogemi, i lavori dovranno terminare nel 2025 per un progetto lanciato nel 2018 e costato più di 100 milioni di euro. La Verità ha potuto vedere video in cui diversi immigrati clandestini entrano indisturbati di notte nell’Ortomercato per rubare. C’è chi trafuga la merce, chi anche una bicicletta. Quando piove la situazione diventa ingestibile, perché i tetti (c’è persino chi sostiene ci siano ancora tracce di amianto) non riescono a fermare la pioggia. In sostanza, prima di operare un trasloco e uno spostamento di questo tipo, sarebbe stato utile migliorare le strutture già presenti, come sostengono diversi operatori contattati dalla Verità.Negli ultimi anni si è perso molto tempo. Ma ora bisogna fare in fretta. C’è da fare campagna elettorale prima delle elezioni. Questo non toglie che i problemi continuino a rimanere sempre gli stessi. Li aveva evidenziati non poco tempo fa anche un servizio di Striscia la Notizia che mostrava come fosse semplice entrare indisturbati nei padiglioni. Insomma le problematiche sono quelle che caratterizzano l’Ortomercato da diversi anni, dai furti all’abusivismo, dalle ombre della criminalità organizzata fino alle buche nelle strade, alle infiltrazioni di acqua dopo una semplice pioggia oppure alla nuova raccolta rifiuti che non funziona. Non a caso tra i grossisti scorre un forte malumore e si temono contestazioni lunedì prossimo, nonostante le rassicurazioni delle associazioni di categoria. Per di più nemmeno la settimana scorsa da queste parti c’è stato persino un omicidio: un giovane è stato ammazzato a colpi di pistola nell’area davanti agli ingressi della grande struttura commerciale. In aprile, per di più, è partita la nuova raccolta dei rifiuti che non sta avendo i risultati sperai. In tanti lamentano che il numero dei bidoni messi a disposizione e le dimensioni siano completamente sbagliati. Il mercato è quindi sempre sporco la mattina. Ma Sogemi sembra non ascoltare le lamentele degli operatori. Non solo. I grossisti arrivano a pagare fino a 20.000 euro di Tari all’anno, ma ora sempre Sogemi chiede di pesare e pagare la merce da buttare. Come in città, anche l’Ortomercato nel suo piccolo ha un problema con il manto stradale. Le famose buche che il sindaco Beppe Sala sostiene siano dovute al cambiamento climatico, sono invece spesso causate dai tir che operano nei cantieri. Non a caso gli operatori dell’Ortomercato hanno chiesto di sospendere i lavori nei padiglioni, per cercare di migliorare una situazione sempre più critica. Le buche mettono infatti a rischio le merci. C’è poi grande difficoltà a portare avanti il trasloco, soprattutto perché i lavori non sono ancora terminati. Non a caso una larga parte di chi lavora nell’Ortomercato ha già annunciato che si sposterà solo quando ci saranno le condizioni tecniche per farlo.