La CO2 è introvabile e il suo prezzo è salito del 550% in quattro anni. La Sant’Anna ha fermato la produzione di minerale frizzante. Assobibe: «I rincari di energia e materie prime mettono a rischio anche le bibite analcoliche. E nel 2023 arriva la sugar tax...».
La CO2 è introvabile e il suo prezzo è salito del 550% in quattro anni. La Sant’Anna ha fermato la produzione di minerale frizzante. Assobibe: «I rincari di energia e materie prime mettono a rischio anche le bibite analcoliche. E nel 2023 arriva la sugar tax...».La carenza di anidride carbonica alimentare avrà un impatto su tutto il settore delle bevande e delle acque gasate e, a tendere, potrebbe avere anche un effetto a livello occupazionale. La colpa, come denunciato da Assobibe, l’associazione che riunisce le imprese che producono e vendono bevande analcoliche, è tutta dell’aumento dei costi legati all’energia, schizzati negli ultimi quattro anni del 550%. Per intenderci, insomma, la guerra in Ucraina e la pandemia hanno accelerato l’aumento dei prezzi, ma non ne sono state la causa scatenante. Come se non bastasse, inoltre, va ricordato che il mercato delle bevande analcoliche è composto per il 79% da prodotti gasati. Il che significa che un eventuale stop alla produzione potrebbe avere effetti devastanti per il settore, soprattutto perché il periodo estivo è di solito quello più importante a livello di fatturato. La prima società a lanciare il grido d’allarme è stata l’azienda che produce l’acqua Sant’Anna. Il gruppo di Vinadio in Piemonte «aveva tre linee produttive per l’acqua frizzante. Di queste tre, due ieri erano già chiuse e la terza ha chiuso in serata», ha spiegato la società alla Verità. «In Europa i produttori di anidride carbonica non sono molti», dicono, «Noi ci affidiamo a fornitori di anidride carbonica che, a loro volta, fanno affidamento su due o tre società al massimo. Il gas ci arriva in cisterne che poi noi utilizziamo per produrre acqua gassata. Il problema è che ne arriva sempre meno». Noi saremmo disposti a pagare anche di più per averla, ma il tema è proprio che non ce n’è». Il problema maggiore, infatti, è che spesso si preferisce dare la CO2 a chi ha esigenze sanitarie, piuttosto che al comparto alimentare.«L’anidride carbonica si ottiene in due modi», spiega alla Verità Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, «Si può ottenere estraendola dal sottosuolo, oppure producendola in laboratorio. In entrambi i casi servono energia e materie prime i cui costi sono saliti alle stelle negli ultimi quattro anni. Quello della carenza di anidride carbonica», continua, «è un problema che si espanderà a macchia d’olio e toccherà per prime le piccole e medie imprese italiane. Molto, infatti, dipende dagli accordi con i fornitori. Di solito, le società più grandi hanno accordi più strutturati e al momento risentono meno del problema, ma è questione di tempo».Pierini è anche responsabile delle relazioni istituzionali e della comunicazione interna ed esterna di Coca cola Hellenic bottling company. «Come azienda, noi al momento non sentiamo questo problema, ma siamo molto preoccupati. Anche perché questa tegola arriva nel periodo dell’anno per noi più remunerativo, senza considerare che tra poco arriverà la sugar tax, che, con un incremento della fiscalità medio del 28%, rappresenta un ulteriore limite alla sostenibilità economica delle imprese del settore e della sua filiera».Il vero problema è che, a tendere, tutto questo porterà a un inevitabile aumento dei prezzi per bevande gassate e acque. Molti produttori, insomma, saranno costretti ad alzare i prezzi per compensare la minore produzione. Purtroppo, però, per le bevande e le acque gassate il risultato sarà una inevitabile riduzione dei volumi di vendita e questo avrà un effetto su tutta la filiera.«Sappiamo benissimo che, soprattutto per le bibite, questo sarà un grosso problema», continua Pierini, «Anche perché le bevande gassate non sono una priorità per le famiglie italiane e quindi saranno le prime a uscire dalla tavola dei consumatori. Il governo potrebbe darci una mano eliminando la sugar tax per proteggere l’occupazione del settore», conclude il numero uno di Assobibe.«Per il settore dell’acqua si tratta dell’ennesima mazzata», spiega alla Verità Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua, Federazione italiana delle industrie delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente, «Certo, è un problema che sentiamo e che non perdiamo di vista, ma è anche giusto dire che l’allarmismo, da imprenditori, non porta a nulla e non lo condividiamo», spiega Fortuna. «Di certo l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime ci preoccupa, ma bisogna dire che questa non è la prima volta in cui soffriamo della carenza di anidride carbonica». Fatto sta che questa mancanza di CO2 rischia di essere un grosso problema per il quale non esiste una soluzione immediata. A oggi, infatti nessuno sa quando la carenza finirà. Inoltre, con la guerra ancora in atto in Ucraina e la pandemia che imperversa, le tempistiche saranno di certo ancora lunghe.I consumatori italiani e anche tutti quelli europei rischiano, insomma, di doversi abituare alle bevande o alle acque senza gas per un bel po’. Il mercato, intanto, non ringrazia di certo.
Giancarlo Tancredi (Ansa)
Le motivazioni per la revoca di alcuni arresti: «Dalla Procura argomentazioni svilenti». Oggi la delibera per la vendita di San Siro.
2025-09-17
Dimmi La Verità | Giorgio Gandola: «Trattative nel centrodestra per le candidature delle Regionali»
Ecco #DimmiLaVerità del 17 settembre 2025. Il nostro Giorgio Gandola commenta le trattative nel centrodestra per la candidatura a presidente in Veneto, Campania e Puglia.
- Alla vigilia delle elezioni in Cile, la sinistra radicale del presidente Gabriel Boric è in crisi. Osteggiato da Trump, il governo di Santiago ha fatto impennare il debito pubblico negli ultimi anni dopo essere stato per anni la guida del capitalismo sudamericano. E Pechino ha forti mire sulle terre rare che abbondano nel Paese.
- La saga della famiglia Alessandri. Il capostipite Pietro emigrò dalla Toscana dopo i moti del 1820-21, fondando una dinastia che diede al Cile due presidenti e dominò per decenni la politica nazionale.