2022-12-23
Vite a rischio per colpa della Ong
A Livorno 142 migranti disidratati e con la scabbia denunciano: «Siamo quasi morti» La nave aveva fatto dietrofront per sfidare il governo, che aveva dato l’ok allo sbarco.«Un’altra ora e saremmo morti», hanno testimoniato ieri, a sbarco avvenuto, i passeggeri del taxi del mare Life support di Emergency, che lunedì scorso, a porto ottenuto, sfidando il governo italiano, ha fatto prima dietrofront per recuperare altri migranti in mare e poi ha ripreso la rotta indicata dal governo con 142 passeggeri a bordo, ritardando lo sbarco di disidratati, colpiti da scabbia e da convulsioni, come aveva certificato il medico di bordo prima dell’inversione di rotta. Una volta al molo di Livorno, sulla nave è salito il personale dell’ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti medici. E anche dall’Usmaf hanno attestato che c’erano passeggeri disidratati e diversi casi di scabbia. Uno dei pazienti colpiti dalla scabbia, il più grave, è subito stato portato in ospedale. Ma a bordo c’erano altri due casi rischiosi, con patologie infettive, uno dei quali con febbre alta e sospetta polmonite antibiotico resistente. Hanno dovuto attendere altri tre giorni sulla nave prima di poter accedere alle prime cure. A Livorno le operazioni di sbarco sono durate per tutta la giornata. Dei 142 solo quattro rimarranno nella città costiera, accolti dal centro il Melo. Gli altri sono stati trasferiti al Cas di Piombino, come disposto dal prefetto. E ora il governatore toscano, Eugenio Giani, afferma soddisfatto: «20 li terremo noi». Tutti minori non accompagnati. La ripartizione prevede infatti che la Toscana, nonostante stia ospitando in questo momento solo il 7 per cento di tutti gli sbarcati in Italia (contro il 12 per cento della Lombardia e il 10 dell’Emilia Romagna), si libererà di quasi tutti i passeggeri, che verranno smistati tra Marche, Molise, Abruzzo e Liguria, al posto di Lombardia ed Emilia Romagna (come deciso in precedenza). «La scelta di Livorno ha allungato di diversi giorni questa sofferenza», se ne è uscito l’assessore regionale toscano alla Protezione civile, Monia Monni. Senza fare un solo cenno al cambio di rotta deciso dalla Ong che, di fatto, ha rinviato di tre giorni l’approdo. Al molo gli sbarcati hanno trovato striscioni di benvenuto. «Non sia solo uno slogan», ammonisce il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Livorno, Stefano Romboli. Almeno per i 24 minori stranieri non accompagnati che dovrà ospitare la Toscana dovranno essere disposti anche i servizi di integrazione, oltre a quelli per l’accoglienza. «Le dichiarazioni del governo preoccupano: assegnare porti distanti e imporre un massimo di salvataggio a missione significherebbe ridurre l’operatività delle Ong e accettare che aumentino i morti nel nostro mare», afferma Pietro Parrino, direttore del Field operations department di Emergency. Ma poco dopo è stato smentito da un salvataggio della Guardia costiera a Lampedusa, dove un barchino di sette metri con a bordo 46 persone è affondato. Tutti i naufraghi, tra i quali undici donne e tre minorenni sono stati salvati. «Garantiremo soccorso e assistenza», ripetono dal governo, da quando è ricominciato il flusso verso la Sicilia.L’hotspot di contrada Imbriacola, dopo essere stato completamente svuotato, è tornato a quota 1.300 ospiti. La notte scorsa sono approdate 109 persone con tre diverse barche. E con gli ultimi arrivi il Viminale ha certificato che è stata superata la soglia dei 100.000 sbarcati nel 2022 (precisamente 100.985). In un anno, quindi, gli sbarchi hanno raggiunto il totale registrato nei due anni precedenti, il 2021 (quando erano stati 67.477) ed il 2020 (34.154). È invece ancora in navigazione, sempre per Livorno (pos assegnato dal governo), la tedesca Sea Eye 4 con 63 passeggeri. L’arrivo in porto è previsto per oggi nelle prime ore della mattinata. Non ci sono ancora notizie sulle destinazioni dei passeggeri dopo lo sbarco. Ma anche questa volta la Toscana potrebbe schivare la prova d’accoglienza.