2023-05-14
L’Ucraina avanza a Bakhmut. Borrell conta i proiettili: «Mandatene 1.000 al giorno»
Mosca: «Kiev colpisce civili con i missili forniti da Londra». Berlino conferma il maxi pacchetto di aiuti. Il capo della Wagner contro il comando militare russo: «Una m...».Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky inizia oggi la sua la sua prima visita in Germania dall’invasione russa, ma come avvenuto con l’Italia il programma è coperto da stretto riserbo per motivi di sicurezza. Il presidente ucraino arriva a Berlino a ridosso della decisione tedesca di fornire ulteriori attrezzature militari per un valore di 2,7 miliardi di euro all’Ucraina. Il pacchetto include carri armati Leopard 1, veicoli da combattimento di fanteria, droni da ricognizione e altre attrezzature militari. A proposito di ciò, il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, su Twitter scrive: «I Paesi annunciano grandi pacchetti di aiuti alla difesa per l’Ucraina. Lo fanno in modo dimostrativo. L’ultimo esempio è il pacchetto tedesco di 2,7 miliardi di euro. Questo indica direttamente che si può porre fine alla guerra, che la Federazione russa è destinata a perdere e a sedersi sulla panchina della vergogna storica, e che la Russia non fa più paura a nessuno. Solo la fornitura di armi all’Ucraina consentirebbe alla pace di tornare a uno sviluppo prevedibile e stabile». Nella zona di Bakhmut, dove continuano i combattimenti, Kuleba ha spiegato che l’Ucraina «ha bisogno di mille munizioni di artiglieria al giorno». Di questo ha parlato anche l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, che a margine del Consiglio Affari Esteri informale in corso in Svezia ha ribadito la necessità di accrescere gli aiuti militari: «Dobbiamo aumentare la velocità delle nostre forniture. Dobbiamo svuotare gli stock e riempirli di nuovo. Il nuovo pacchetto della Germania è notizia molto buona, altri seguano l’esempio». I fondi, 500 milioni di euro, sono quelli previsti dall’Act in support of ammunition production (Asap), una norma voluta dalla Commissione europea per potenziare l’industria della Difesa e per garantire all’Ucraina la consegna di un milione di munizioni all’anno. Ieri, inoltre, andava in scena l’ennesima puntata dello scontro frontale tra il capo del Wagner Group, Yevgeny Prigozhin, e i vertici militari di Mosca. Sul suo canale Telegram, Prigozhin ha lanciato un attacco senza precedenti al capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov: «Ho letto un articolo di un esperto militare australiano, un generale, su Gerasimov. L’articolo si intitola “più pericoloso del nemico”. Sicuramente, dopo questo articolo, gli ucraini controlleranno attentamente i movimenti del “grande comandante” per non essere colpiti inavvertitamente. Una tale merda di comando militare è molto importante per la vittoria del nemico». Poi Prigozhin ha anche invitato «a lasciarlo andare con Cappuccetto Rosso su vostro invito a Bakhmut» aggiungendo infine che «non corrono alcun pericolo, a meno che il loro stesso popolo non li picchi. Gli ucraini baciano il culo a questi leader e li proteggono, sono la chiave del loro successo». Se è vero che il Cremlino è sempre più infastidito dalle continue sparate di Yevgeny Prigozhin che vengono condivise e commentate con favore dalle decine di bloggler russi che raccontano la guerra, è lecito ad attendersi a breve una reazione nei confronti del «cuoco di Putin» diventato una scheggia impazzita. Mentre gli incontri diplomatici si susseguono sul campo si continua a combattere e a morire, in particolare nell’area di Bakhmut, dove gli ucraini hanno messo in fuga le forze russe sulla sponda meridionale del bacino idrico di Berkhivske, a circa 4 km a nord-ovest di Bakhmut. Diverse fonti russe hanno avvertito che le forze di Kiev potrebbero tentare di accerchiare il gruppo Wagner all’interno di Bakhmut e lo stesso Prigozhin ha sottolineato che i soldati ucraini si stanno avvicinando a Berkhivka e ha affermato che l’Ucraina detiene ora posizioni entro 500 metri dai confini della città nord-occidentale di Bakhmut. Che la situazione per gli invasori si sia ulteriormente complicata lo scrivono nei loro aggiornamenti i blogger russi, che hanno riferito che le truppe ucraine stanno contrattaccando verso Khromove (3 km a ovest di Bakhmut), Bohdanivka (6 km a nord-ovest di Bakhmut) e Klishchiivka (6 km a sud-ovest di Bakhmut). Il ministero della Difesa di Mosca (MoD) ha respinto le affermazioni fatte da altre fonti russe in merito all’avanzata ucraina e ha affermato invece che elementi della 4ª brigata di fucili a motore separata (Repubblica popolare di Luhansk) e della 200ª brigata di fucili a motore separata (14 ° corpo d’armata, flotta settentrionale), «hanno respinto tutti gli attacchi nell’area di Berkhivka tenendo conto delle condizioni favorevoli del bacino idrico di Berkhivske». Mentre scriviamo, la Tass citando la missione dell’autoproclamata repubblica del Lugansk presso il Centro congiunto sui crimini di guerra ucraini ha reso noto che «ieri (venerdì, ndr) le truppe di Kiev hanno attaccato Lugansk utilizzando due missili da crociera forniti dalla Gran Bretagna, che hanno provocato il ferimento di sei bambini». Gli ucraini hanno replicato affermando che «17 dei 21 droni kamikaze di fabbricazione iraniana Shahed-136/131 lanciati dai russi contro l’Ucraina sono stati abbattuti nella notte».