2020-09-27
Tridico si aumenta la paga (con gli arretrati)
Luigi Di Maio e Pasquale Tridico (Ansa)
Per l'istituto, il calcolo scatta dal 15 aprile 2020 anche se la nomina è del 2019. Comunque, il benefit arriverà assieme ai 150.000 euro Interviene Conte: «Ho disposto accertamenti». Luigi Di Maio vago, all'attacco Pd e Italia viva. Matteo Salvini: «Paghi le Cig e poi si dimetta».Uno vale uno, Pasquale Tridico però vale 150.000 euro l'anno, più 100.000 di arretrati: l'aumento di stipendio al presidente dell'Inps, in quota M5s, scatena une bufera politica. La Verità, lo scorso 27 dicembre, aveva anticipato la volontà dell'economista di vedersi aumentato lo stipendio. Detto fatto: come ha scritto ieri Repubblica, lo scorso 7 agosto, mentre gli italiani combattevano con gli effetti drammatici della crisi economica, il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, vigilante sull'Inps, ha firmato, di concerto con il collega all'Economia, Roberto Gualtieri, un bel decreto con il quale lo stipendio di Tridico è schizzato da 62.000 euro all'anno a 150.000, il 50% in più di quanto guadagnato dal predecessore Tito Boeri, fermo a 103.000. Nel decreto, lo stipendio di 150.000 euro all'anno è attribuito anche al presidente dell'Inail; 40.000 euro all'anno invece sono assegnati ai vicepresidenti dei due Istituti (60.000 se hanno deleghe). I consiglieri di amministrazione di Inps e Inail, invece, hanno un emolumento di 23.000 euro ciascuno. L'aumento ha effetto retroattivo, «con decorrenza dalla data di nomina del presidente, del vicepresidente e dei consiglieri di amministrazione Inps e di Inail». L'inps smentisce che a Tridico verranno corrisposti arretrati: «La Direzione Risorse umane dell'Inps», si legge in una nota, «comunica che non ha corrisposto al presidente Tridico compensi arretrati in seguito all'emanazione del decreto del 7 agosto 2020. Nel rispetto della normativa vigente, la decorrenza dei predetti compensi è fissata a partire dall'effettivo esercizio della funzione, ossia dal 15 aprile 2020, data di insediamento del cda. Detta regola vale anche per il presidente dell'Istituto, Pasquale Tridico». Il decreto ministeriale, appunto, parla di «decorrenza dalla data di nomina». E sul suo sito, la stessa Inps indica nel 22 maggio 2019, ai sensi del relativo Dpr, la data della nomina di Tridico. L'Inps fa valere il fatto che, quando s'insediò, il capo dell'ente non aveva ancora un cda. Ma anche quella era una totale anomalia. A proposito, diffonde una nota anche il ministero del Lavoro, secondo il quale «il decreto interministeriale [...] non consente il riconoscimento di alcun arretrato al presidente Tridico». Comunque, il benefit arriverà: è in ballo solo la cifra. Se ha ragione l'Inps, sono circa 50.000 euro, altrimenti ne sono circa 100.000. All'aumento di stipendio reagiscono maggioranza e opposizione: «Non ero personalmente informato di questa vicenda», dice il premier Giuseppe Conte, «ovviamente ho chiesto degli accertamenti per approfondire la questione». «Chiederò chiarimenti nelle prossime ore», sottolinea il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «La vicenda dell'aumento dello stipendio del presidente dell'Inps», attacca la deputata del Pd Debora Serracchiani, «ha aspetti sconcertanti, se non altro per la tempistica e per un deficit di trasparenza». Attacca la deputata di Italia viva, Maria Chiara Gadda: «Ci attendiamo spiegazioni dal presidente del Consiglio Conte e dalla ministra Catalfo, ad esempio sull'aumento del 50% rispetto al compenso del suo predecessore». «Il presidente dell'Inps», sottolinea la senatrice grillina Marinella Pacifico, «che impiega più di due mesi per far emanare una circolare che aggiorna le pensioni degli invalidi, degli inabili al lavoro e delle forze dell'ordine, merita di ricoprire quel ruolo insieme ai pochi intimi che hanno provveduto ad aumentare il proprio stipendio? Coloro che lo hanno imposto in quel ruolo dovrebbero, insieme a lui, dimettersi. Le dimissioni sono l'unico segnale di rispetto al popolo italiano». L'opposizione affonda i colpi: «Non ho parole. Invece di aumentarsi lo stipendio», attacca il leader della Lega, Matteo Salvini, «Tridico prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta. Il presidente di un ente che da mesi non paga la cassa integrazione a milioni di lavoratrici e di lavoratori, si raddoppia lo stipendio. Una presa in giro per tutti gli imprenditori», aggiunge Salvini, «che di tasca loro hanno anticipato la cassa integrazione ai dipendenti e per milioni di famiglie che faticano a tirare avanti. Roba da matti. In qualunque paese al mondo la soluzione sarebbe solo una: dimissioni, dimissioni, dimissioni. Come Lega e come italiano sono indignato dall'arroganza e dall'irresponsabilità di certi personaggi».«Mentre gli italiani fanno ancora i conti con la crisi economica», argomenta il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, «Tridico passa da 62.000 a 150.000 euro di retribuzione: circa il 50% in più di quanto guadagnato dal suo predecessore Boeri. Adesso basta, la misura è davvero colma. Chiediamo le dimissioni di Tridico e le scuse immediate di tutto l'esecutivo per questa ennesima vergogna firmata M5s». «Dall'aboliamo la casta ad alimentiamo la casta», sottolinea la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, di Forza Italia, «basta che sia la nostra. Il credo del M5s è cambiato con la stessa velocità che è servita a firmare l'aumento stratosferico per lo stipendio del direttore dell'Inps Pasquale Tridico. Tutto questo è scandaloso».
Viktor Orbán durante la visita a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni (Ansa)
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