2023-08-16
Tokio punta sull'idrogeno. Intesa con Australia e Medioriente
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La produzione di energia alternativa è una priorità per il Giappone. Tokio, infatti, prevede che entro il 2030 il 36-38% della fornitura elettrica provenga dalle rinnovabili e che le emissioni di gas serra si ridurranno del 46%. Ora il nuovo obiettivo è aumentare la fornitura annuale a 12 milioni di tonnellate entro il 2040.La produzione di energia alternativa è una priorità per il Giappone. Tokio, infatti, prevede che entro il 2030 il 36-38% della fornitura elettrica provenga dalle rinnovabili e che le emissioni di gas serra si ridurranno del 46%. Diverse le strategie adottate: nel sud del Paese è stato costruito un parco eolico offshore su larga scala per sfruttare il fatto che si tratta di una delle zone più colpite da tifoni. Entrerà in funzione all’inizio del 2024. A prendere la scena però, e anche la maggior parte degli investimenti, è sicuramente l’idrogeno. Il Giappone è all’avanguardia sul tema tanto che nel 2017 fu uno dei primi Paesi a sviluppare una strategia in questa direzione. Il primo vettore di idrogeno liquefatto al mondo si trova nel porto di Kobe. L'idrogeno viene prodotto in Australia e spedito in Giappone via mare, congelato a meno 253 gradi Celsius e compresso in un liquido. Kawasaki Heavy Industries ha sviluppato una catena completa di approvvigionamento di idrogeno a Kobe, fornendo calore ed elettricità all'area urbana.Ora il nuovo obiettivo è aumentare la fornitura annuale a 12 milioni di tonnellate entro il 2040. Lo ha stabilito il gabinetto giapponese che è pronto a fare squadra con altri Paesi asiatici e l’Australia e i paesi asiatici per competere con gli Stati Uniti. Nel concreto il documento rivede il piano delineato nel 2017 dal Governo Abe, per accelerare lo sviluppo delle catene di approvvigionamento. Quindi il Piano del Giappone per l’Idrogeno si arricchisce di un altro obiettivo intermedio: circa 12 milioni di tonnellate nel 2040 in base alle prospettive della potenziale domanda. Ma il documento agisce su altri due fronti. Da un lato si preoccupa di impostare un obiettivo di produzione tramite elettrolisi dell’acqua puntando ad attivare circa 15 GW di elettrolizzatori nel 2030, in patria e all’estero.Dall’altro lato punta a rafforzare la futura catena di approvvigionamento affinché sia ampia e resiliente in collaborazione con l’Australia, il Medio Oriente e alcuni paesi dell’Asia-Pacifico. Non solo. “Al momento, stiamo valutando un piano di investimenti per la supply chain di 15mila miliardi di yen (circa 110 mld di dollari) in 15 anni per il settore pubblico e privato”, si legge del testo pubblicato. Un capitolo a parte sarà dedicato inoltre alla formulazione di standard globali per l’idrogeno pulito.Attualmente l’ostacolo più grande per l’utilizzo di questa fonte energetica risiede naturalmente nei costi di produzione e trasporto. Molto più costosa rispetto ai combustibili fossili. Tokio quindi punta alla costruzione “di una catena di fornitura per l’idrogeno in Asia e nell’Indo-Pacifico espandendo ulteriormente la relativa tecnologia giapponese”. E si comincia subito perché poche settimane fa il premier Fumio Kishida si è recato in Medio Oriente per una visita che ha posto al centro proprio il tema dell’energia. Ha siglato una serie di accordi per studi e progetti che spera possano incoraggiare i paesi chiave della regione a diventare partner dell'idrogeno di Tokyo. Il premier ha girato Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar con i rappresentanti di 40 aziende giapponesi al seguito. I mercati pensavano che si trattasse di un viaggio teso a stringere nuove intese su petrolio e Gnl, tutt’altro. L'obiettivo era quello di promuovere la cooperazione nel campo delle rinnovabili. La zona è considerata ideale per avviare un centro di produzione di energia verde grazie ai bassi costi di produzione di energia solare. Un accordo chiave tra Giappone e Arabia Saudita è chiamato Lighthouse. Il piano mira a sviluppare progetti di energia pulita relativi all'idrogeno, all'ammoniaca e al riciclaggio del carbonio. Inoltre durante il viaggio sono stati firmati sette memorandum d'intesa tra aziende giapponesi e mediorientali. Tokio intende sfruttare l’idrogeno per decarbonizzare le industrie (dalla produzione automobilistica alle centrali elettriche) che attualmente funzionano principalmente con combustibili fossili come carbone, petrolio e Gnl. L'idrogeno, inoltre, è l'elemento fondamentale per la produzione di ammoniaca, che il Giappone vuole utilizzare nel suo mix di combustibili per prolungare la vita delle centrali a carbone.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.