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Abbiamo pensato a una ricettina veloce dal vago sentore d’India e di estremo Oriente. Protagonista: il pollo! Ah, sia detto per inciso, i nostri sono i migliori per qualità e anche migliori dal punto di vista etico.
Abbiamo pensato a una ricettina veloce dal vago sentore d’India e di estremo Oriente. Protagonista: il pollo! Ah, sia detto per inciso, i nostri sono i migliori per qualità e anche migliori dal punto di vista etico.
Si torna dalle vacanze con la necessità di mettere in tavola piatti sfiziosi, rapidi, non troppo impegnativi. E - diciamocela tutta - economici. Abbiamo perciò pensato di resuscitare un classico: il pollo fritto. Ma senza uovo e con pochissimo grasso. Com’è possibile? Dipende tutto dalla panatura.
Sarà il desiderio di ritrovarsi in una festicciola in famiglia, sarà la voglia di vedere i bambini felici, sarà anche la consapevolezza che bisogna stare attenti al portafoglio senza rinunciare alla qualità, sta di fatto che ci è venuta voglia di proporre una ricetta sfiziosa e che esalta il pollo italiano.
In questo periodo i peperoni sono i più carnosi e profumati, dunque vale la pena ingegnarsi a portarli in tavola. Questa è una ricatta che si può definire un classico della cucina papalina. È infatti molto diffusa nel Lazio e nelle Marche quasi che fosse un piatto del curato! Molto facile da preparare rende giustizia a due delle tre solanacee di stagione: i peperoni e i pomodori (la terza sono le melanzane) che ebbero destino comune. Prima di finire in tavola passò un secolo abbondante dal loro arrivo dalle Americhe. Molti erano persuasi che non fossero commestibili. Evidentemente si sbagliavano!