La delibera serve a Stefano Bonaccini per aggirare le contrarietà nel suo partito che rendono quanto mai incerta l’approvazione della legge regionale. Ma persino il suo collega Eugenio Giani lo boccia: «In Toscana non lo faremo». Marta Cartabia a gamba tesa: «Parlamento intollerabile».
Lo scatto del governatore con la delibera che l’autorizza in Emilia-Romagna spacca il suo partito: il consigliere Giuseppe Paruolo annuncia il «no» alla legge. E i grillini non si fidano dell’iter scelto: «Se è davvero favorevole, usi la procedura d’urgenza e venga in Aula».
Blitz della giunta dell’Emilia-Romagna. Apre al suicidio assistito con una semplice delibera: per evitare bocciature (vedi in Veneto) bypassa l’Aula e la quota dei cattolici dem. Creato anche comitato etico ad hoc.
Sul fine vita decide una commissione. Dribblati gli obiettori di coscienza. Richieste valutate da esperti nominati dalla Regione. Marco Cappato: avanti con la legge.