2024-06-26
Nei piccoli Comuni è un’altra storia. Dem ko in Emilia-Romagna e Veneto
Il governatore emiliano, Stefano Bonaccini (Ansa)
Le liti interne al partito hanno determinato la caduta di diverse roccaforti progressiste.Sulle elezioni amministrative, notoriamente, pesano anche dinamiche locali spesso indipendenti dal quadro nazionale, quindi - più che al governo - sono utili per lanciare segnali ai partiti nei vari territori. Guardando al Veneto, per esempio, il centrodestra può ritenersi più che soddisfatto - nonostante qualche divisione interna che, in alcuni casi, è stata pagata -, mentre in Emilia-Romagna, per quanto il risultato sia stato complessivamente favorevole al centrosinistra, arrivano anche notizie in controtendenza rispetto all’esultanza dei vertici del Nazareno.Come a Pianoro e a Castel Maggiore, Comuni alle porte di Bologna saldamente in mano alla sinistra (Pci-Pds-Ds-Pd) dal dopoguerra, dove due liste civiche hanno avuto il sopravvento sui candidati del Pd. Sconfitte da non minimizzare, nonostante le vittorie raggiunte in piazze più prestigiose, visto il valore simbolico di due municipi che per quasi 80 anni non hanno mai cambiato fede. A Castel Maggiore, il ventisettenne nome Luca Vignoli ha rotto l’incantesimo grazie a una lista civica chiamata «Cose nuove», composta di solo under 30. Dalla loro parte si è schierato perfino Roberto Vecchioni, ma su di loro sono poi confluiti anche i voti del centrodestra. Alla fine Vignoli si è imposto con il 57,7% dei consensi sbaragliando al ballottaggio il candidato del Pd, Paolo Gurgone.A Pianoro, invece, l’ex leghista Luca Vecchiettini ha sconfitto l’intero campo largo con il 52,1% dei voti. Dall’altra parte, il candidato Marco Zuffi era sostenuto da Pd, M5s, Avs a Iv. Un contributo decisivo per la vittoria è arrivato da Simonetta Saliera, ex sindaco dem di Pianoro ed ex presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che ha mollato il Pd e si è schierato con Vecchiettini. Dei tre feudi fuori Bologna, quindi, il Pd ha tenuto solo a Casalecchio, in una sfida tutta interna alla sinistra. Il vicesegretario provinciale del Pd, Matteo Meogrossi, ha commentato: «Risultato non accettabile». Invece a Mirandola, in provincia di Modena, e a Tresignana, nel Ferrarese, sono stati eletti due sindaci di centrodestra.Ma è un po’ più a Nord, in Veneto, che il centrodestra può davvero sorridere. A partire dalla riconquista di Rovigo, l’unico capoluogo al voto, dove Valeria Cittadin, sostenuta da Lega, Fdi, Forza Italia, Azione e una civica a lei intestata, ha sconfitto il sindaco dem uscente, Edoardo Gaffeo, con il 58,15% dei voti. Complessivamente, la partita dei ballottaggi in Veneto è finita 10-6 per il centrodestra, anche se in tre Comuni - Monselice, Pescantina e Scorzè - il centrosinistra non è arrivato nemmeno a giocarsela.A Bassano del Grappa, uno dei test più importanti, il vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Finco, ha vinto per 527 voti su Roberto Campagnolo, candidato di centrosinistra. Alla fine il leghista ha ottenuto l’appoggio di Fdi, che invece al primo turno aveva sostenuto il sindaco uscente Elena Pavan, espulsa dalla Lega. Un recupero in extremis dopo che le trattative per un centrodestra unito erano naufragate a colpi di veti incrociati. Pesano senz’altro le sconfitte a Montecchio Maggiore e Vittorio Veneto, dovute a spaccature interne alla Lega, ma il centrodestra può festeggiare a Portogruaro, dove Luigi Toffolo, già segretario di sezione del Carroccio, ha sconfitto l’ex sindaco del Pd Antonio Bertoncello. A Monselice, invece, la Lega ha vinto in solitaria con Giorgia Bedin contro il candidato di Fi (sostenuto anche da Fdi) Luca Callegaro. A Pescantina, invece, è successo l’opposto: il candidato di Fi e Fdi ha sconfitto quello leghista.«Ripartiamo da qua per riprenderci Padova e Verona», ha commentato il segretario regionale della Lega, Alberto Stefani. «Esprimo particolare soddisfazione per la vittoria a Rovigo, che conferma lo straordinario risultato dei ballottaggi in tutto il Veneto», ha affermato invece Matteo Salvini. Per il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, infine, «queste vittorie sono sinonimo del radicamento che è iniziato da tempo».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.