2021-02-18
Sequestrati 70 milioni ai mediatori di Arcuri. «Tifavano pandemia»
Sequestrati beni per 70 milioni: ville, Rolex, bolidi, contanti, polizze e uno yacht. Uno degli indagati: «Speriamo riesploda».Jorge Solis, il trader ecuadoriano di Ardea (Roma), «convinto che soltanto una personale entratura con il commissario straordinario consentisse la mediazione di mascherine», tifava per il Covid. I magistrati dell'inchiesta sulla maxi commessa da 801 milioni di mascherine devono essere rimasti sorpresi quando hanno ascoltato alcune delle conversazioni intercettate dalla guardia di finanza. E hanno annotato: «Singolare, quanto raccapricciante, l'aspettativa di Solis che a novembre “esploda" (cioè vi sia il lockdown nazionale), perché da questo si attende lucrosi affari». La telefonata, del 31 ottobre 2020, ricorda molto quella registrata all'indomani del terremoto dell'Aquila, quando un assessore comunale, ridacchiando, disse «Con tutte 'ste opere che ci stanno... farsele scappa' mo' è da fessi...». Solis, però, nell'ottobre 2020 non aveva ancora fatto i conti con la giustizia. E non poteva immaginare di finire insieme a quelli che per la Procura di Roma sono i suoi otto compari, il giornalista Mario Benotti, la sua compagna Daniela Rossana Guarnieri, l'imprenditore del settore della Difesa Andrea Tommasi, il banchiere Daniele Guidi, l'avvocato Georges Fares Khouzam, la pr Antonella Appulo, e perfino sua figlia Dayanna Andreina Cedeno Solis (dal fascicolo è uscito fuori il nome di Francesca Chaouqui con una richiesta di archiviazione). Ma, soprattutto, non si aspettava che quei 69,5 milioni di euro venissero sequestrati, con due provvedimenti, uno disposto dal gip e l'altro d'urgenza dalla Procura. Le società coinvolte sono quattro: Sunsky srl, Partecipazioni Spa, Microproducts It Srl e Guernica Srl. Il decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura di Piazzale Clodio riporta negli otto capi d'imputazione le accuse, a vario titolo, di concorso in traffico di influenze illecite, riciclaggio, autoriciclaggio e ricettazione. I magistrati hanno anche ipotizzato l'aggravante della transnazionalità dei reati e illeciti in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Nel decreto, mentre vengono ripercorse le condotte degli indagati, si scopre che «è rilevante» la posizione di Appulo (indicata come in rapporti sentimentali con Benotti. Un fatto che, nonostante il giornalista conviva con la Guarnieri, sarebbe «inequivocabilmente risultato dalle indagini svolte, dalle quali risulta che Benotti stia per regalare alcuni immobili alla Appulo e la gratifichi di provvidenze economiche»), perché quest'ultima «riceve», annotano i pm, «a valere sulla provvista rappresentata dalle provvigioni corrisposte dalle ditte cinesi, 53.000 euro, in pagamento di due fatture, certamente relative a operazioni inesistenti, come ampiamente confermato dalle intercettazioni autorizzate». Il pagamento è stato eseguito da Tommasi «su disposizione di Benotti». Questo rende la posizione di Appulo investigativamente interessante, perché, si sostiene, l'evento «si inserisce perfettamente nel rapporto tra Tommasi e Benotti e tra quest'ultimo e la struttura commissariale». In sostanza, Benotti avrebbe intermediato il rapporto con il commissario e la Sunsky di Tommasi avrebbe assunto la selezione del prodotto, la pattuizione del prezzo, l'organizzazione del trasporto e la consegna, mantenendo i rapporti con i fornitori cinesi in luogo del governo italiano.Le intercettazioni, poi, hanno dimostrato l'esistenza di un accordo tra Tommasi e l'uomo che l'intermediario definisce il suo «partner nell'affare delle mascherine»: Daniele Guidi (che avrebbero curato l'aspetto logistico). Ma sono emersi anche i collegamenti tra la coppia Benotti-Tommasi e Solis, l'uomo «in possesso del necessario contatto con la Cina». Il personaggio in questione si fa chiamare Marco e gli investigatori l'hanno identificato in Cai Zhongkai. È un imprenditore misterioso, che ha interessi a Roma ma vive in Cina. È cauto Marco Cai. Al punto da consigliare a Solis di cambiare utenza, perché «i controlli dell'autorità cinese sono serrati e lui teme di parlare a telefono, in quanto chi intercetta è in grado di comprendere la lingua italiana». Khouzam, invece, è il presidente del Cda di Partecipazioni Spa e viene presentato da Tommasi come «la persona che ha redatto il contratto quadro con Benotti». Secondo l'accusa, «è dunque pienamente consapevole della mediazione illecita e ha incarico di predisporre i documenti delle operazioni di Benotti». Secondo l'accusa, insomma, «si delinea così la nascita di un comparto organizzato per la conclusione di un lucroso patto occulto con una pubblica amministrazione». I magistrati lo definiscono «un comitato d'affari». Dove ognuno aveva messo a disposizione le specifiche competenze «ricevendone», sottolineano i pm, «un lauto compenso». La cifra è spaventosa: 72,5 milioni.Nei confronti di Benotti, che ha già annunciato tramite i suoi legali la volontà di impugnare il provvedimento (definito «inspiegabile» e «che rappresenta una grave ingiustizia») e ribadito di aver agito «su esplicita e reiterata richiesta, orale e scritta, del Commissario all'emergenza Covid-19», è stato disposto il sequestro di una cifra «fino a concorrenza» di 872.400 euro, pari ai compensi che la Microproducts gli aveva corrisposto per l'operazione mascherine, mentre sui conti della compagna Guarnieri, è stato disposto il sequestro fino a 212.000 euro con la medesima motivazione. Alle due società riconducibili alla coppia invece è stato imposto il blocco. Oltre ai saldi attivi sui conti personali e della Guernica Srl per un importo fino a 5,8 milioni, nei confronti di Solis è stato effettuato con provvedimento urgente il sequestro preventivo di un suv Range rover Evoque pagato 52.800 euro, di quattro Rolex per un totale di 74.350 euro, di una villa a Roma in via Casalmonferrato intestata alla Guernica pagata 2 milioni di euro, la caparra da 200.000 euro sborsata per un ulteriore appartamento in centro sempre a Roma, una Harley Davidson da 13.950 euro, la villetta di Ardea acquistata all'asta per 101.500 euro, il 100% delle quote della Guernica Srl intestata alla figlia Dayanna Andreina, indagata per riciclaggio. I quattro Rolex sono uno Yacht Master in acciaio e oro rosa, pagato 13.900 euro, un Submariner in acciaio e oro da 13.500 euro, un Daytona Cosmograph in oro bianco e diamanti pagato 39.600 euro, un Datejust in acciaio da 7.350 euro. Per Tommasi il gip ha invece disposto il sequestro sui conti personali di fondi fino a 359.367 euro, su quelli della sua Sunsky Srl di una cifra fino a 45,8 milioni di euro, un appartamento uso ufficio a Pioltello pagato 308.000 euro e uno yacht, riscattato dalla società di leasing per 770.000 euro. Anche per Tommasi, dopo aver letto le ultime informative, i pm hanno integrato i sequestri con due polizze vita da 25 milioni di euro complessivi emesse da Mediolanum con Tommasi stesso come beneficiario, della caparra da 20.000 versata a un concessionaria Lamborghini per una Urus e di 24.200 euro sul suo conto corrente, pari al costo di un orologio antico Patek Philippe pagato 10.000 euro e di un bracciale di Tiffany da 14.200 euro. Sequestrato anche un altro appartamento, sempre a Pioltello, nel complesso immobiliare «Residenze Malaspina». Oltre a quelli nei confronti degli indagati principali, il gip ha disposto anche il sequestro dei 53.000 euro finiti sui conti di Antonella Appulo, pari al compenso percepito dalla ex addetta alla segreteria di Graziano Delrio al ministero delle Infrastrutture. A Khouzam il gip ha sequestrato 232.324 euro. L'affare delle mascherine si è rivelato un grosso guaio per chiunque l'ha sfiorato. I sequestri d'urgenza disposti nei confronti di Solis e di Tommasi mettono fine alla loro vita lussuosa e nascono dalla scoperta investigativa del tentativo di far sparire, o in qualche modo di occultare, i proventi dalla Cina dopo aver appreso dell'esistenza dell'indagine a loro carico.