2020-06-15
Si dimette l’ad di Fiera Milano. Dal governo attese le disposizioni per riaprire a settembre
True
L'ex ad di Fiera Milano Fabrizio Curci (Ansa)
Le dimissioni di Fabrizio Curci dalla Fiera Milano cadono in un momento delicato per il mondo fieristico. Per l'ente più importante in Italia, con ricavi nel 2019 pari a 279 milioni di euro, ma che nel 2020 stando alle previsioni dovrebbero subire un importante calo dovuto all'emergenza sanitaria, c'è anche un problema dal punto di vista istituzionale. Le dimissioni di Curci, infatti, rischiano di creare un cortocircuito tra Regione Lombardia, Confindustria e Comune di Milano, di fatto amministratori dell'ente che quest'anno rischia di rinunciare a fiere come Eicma e Salone del Mobile.Le dimissioni di Fabrizio Curci dalla Fiera Milano cadono in un momento delicato per il mondo fieristico. Per l'ente più importante in Italia, con ricavi nel 2019 pari a 279 milioni di euro, ma che nel 2020 stando alle previsioni dovrebbero subire un importante calo dovuto all'emergenza sanitaria, c'è anche un problema dal punto di vista istituzionale. Le dimissioni di Curci, infatti, rischiano di creare un cortocircuito tra Regione Lombardia, Confindustria e Comune di Milano, di fatto amministratori dell'ente che quest'anno rischia di rinunciare a fiere come Eicma e Salone del Mobile.La Fiera si trova in uno dei momenti storici più difficili dal punto di vista economico per l'intero sistema fieristico. Parte dei dipendenti sono in cassa integrazione e i sindacati temono licenziamenti alla fine dell'anno.Del resto al momento né il governo né soprattutto l'Oms hanno diramato protocolli per rilanciare le fiere. Entra il 15 luglio da parte dell'esecutivo giallorosso potrebbero arrivare novità importanti per il comparto: potrebbero infatti fissare le linee guida e far ripartire gli eventi da settembre. La Regione invece ha già dato l'ok per riaprire, come si può vedere sul sito internet. Un modo per dare input al settore e forse accelerare pure le decisioni interne. Ma c'è di più. Alla presidenza di Fiera è appena arrivato Carlo Bonomi, il nuovo presidente di viale dell'Astronomia. Bonomi è esposto sul piano nazionale. Sta conducendo una dura battaglia contro il governo di Giuseppe Conte e la cosa potrebbe drenare gran parte delle risorse. In tutto questo il ruolo chiave è nelle mani di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, l'azionista di riferimento. Per di più lo stesso consiglio di amministrazione di Fiera Spa non è rappresentativo dell'intero sistema delle categorie produttive. Anche perché non ci sono esponenti né del commercio, né dell'artigianato, né delle piccole medie imprese. In questo modo Bonomi dovrà essere sempre più il trait d'union tra le varie categorie, una situazione che rende ancora più delicato l'incarico.