2023-05-26
Si torna alle urne: sfide bollenti a Pisa, Ancona e Vicenza
Il centrodestra punta a vincere anche al secondo turno: in gioco sette capoluoghi di provincia. Più di 1 milione gli italiani al voto.Il patron della squadra della città umbra Stefano Bandecchi: «Corro con il centro, ma alle politiche ho scelto la maggioranza. Silvio Berlusconi è un amico».Lo speciale contiene due articoli.Sette capoluoghi di provincia, 41 Comuni con più di 15.000 abitanti in totale, 1.340.000 elettori chiamati alle urne: domenica 28 (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 maggio (dalle 7 alle 15) sono in programma i ballottaggi delle amministrative. Si torna alle urne nelle città dove, due settimane fa, nessun candidato a sindaco è riuscito a superare il 50% dei voti e a essere eletto: il primo turno ha visto il centrodestra prevalere in quattro capoluoghi, contro i due conquistati dalla sinistra. In particolare, la coalizione dei moderati ha incassato la riconferma al primo turno dei sindaci uscenti di Treviso, Sondrio e Imperia, rispettivamente Mario Conte (65%), Marco Scaramellini (58%) e Claudio Scajola (63%), mentre a Latina la candidata del centrodestra, Matilde Celentano, ha vinto con più del 70%. A Teramo invece il sindaco uscente, Gianguido D’Alberto, sostenuto da Pd e M5s, è stato riconfermato con il 55%, stessa percentuale raggiunta al primo turno a Brescia da Laura Castelletti, candidata di Pd, Terzo polo e civiche. Torniamo ai ballottaggi del prossimo weekend: i sette capoluoghi di provincia al ballottaggio sono Ancona (unico capoluogo di Regione coinvolto in questa tornata amministrativa), Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, e Brindisi. Ad Ancona la sfida è tra Ida Simonella (41% al primo turno) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45%) del centrodestra. Per la coalizione di governo è un test molto importante, così come per la sinistra: non a caso, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha scelto di chiudere qui la campagna elettorale, in piazza Roma, alle 18 di oggi. Silvetti si è apparentato formalmente con Marco Battino, ventiduenne candidato a sindaco della lista Ripartiamo dai giovani, che al primo turno ha preso il 2%. La Simonella invece non ha stipulato apparentamenti formali, ma spera di intercettare i voti che sono andati, al primo turno, al candidato del M5s Enrico Sparapani, che al primo turno ha preso il 3%. A Vicenza hanno raggiunto il ballottaggio il candidato del centrosinistra, Giacomo Possamai (46% al primo turno), e quello del centrodestra, Francesco Rucco (44%). A Massa i protagonisti del secondo turno sono Francesco Persiani, sostenuto da Lega e Forza Italia (35%) ed Enzo Ricci del centrosinistra (30%). Al primo turno Fratelli d’Italia ha presentato un suo candidato, Marco Guidi, che ha ottenuto il 20% ed è rimasto escluso dal ballottaggio. Persiani confida che gli elettori di Fdi scelgano lui, anche se non ci sono stati apparentamenti. Pisa è in bilico tra Michele Conti, candidato del centrodestra, che al primo turno ha sfiorato la vittoria ottenendo il 49,96%, centro e Paolo Martinelli, candidato di centrosinistra e M5s, che si è fermato al 41%. A Siena la sfida è tutta al femminile, tra la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio (30% due settimane fa) e la leader del centrosinistra, Anna Ferretti (28%). A Terni il primo turno ha riservato una bella batosta a Pd e M5s: nessuno dei due rispettivi candidati è riuscito a raggiungere il ballottaggio, che vede in campo il rappresentante del centrodestra Orlando Masselli (35% due settimane fa) e Stefano Bandecchi, sostenuto da Alternativa popolare (28%). A Brindisi, infine, al ballottaggio si affrontano il candidato del centrosinistra Roberto Fusco (32%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44%) del centrodestra. Domenica e lunedì si vota anche per il primo turno delle elezioni amministrative in Sicilia (gli eventuali ballottaggi sono in programma domenica 11 e lunedì 12 giugno). Sono 188 i Comuni siciliani al voto, tra i quali Trapani, Siracusa, Ragusa e Catania. La valenza politica delle amministrative, come ben sanno gli addetti ai lavori, è significativa ma certamente non proiettabile in maniera automatica sul piano nazionale. Le elezioni comunali sono infatti caratterizzate da diversi fattori che vanno al di là della pura opinione politica degli elettori: il proliferare di liste civiche innanzitutto, ma anche la formazione delle liste e la percezione che i cittadini hanno della qualità dell’amministrazione del proprio territorio. Spesso, per non dire quasi sempre, quando politiche e amministrative si svolgono lo stesso giorno, i risultati delle due competizioni divergono nella stessa città: una coalizione può uscire vincente per quel che riguarda il governo nazionale e sconfitta alle comunali. A proposito di ballottaggi, ricordiamo che la legge elettorale li contempla solo per le città con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, e che il centrodestra ha più volte sostenuto di volerli eliminare, rendendo tutte le elezioni amministrative a turno unico, come già accade nei Comuni più piccoli: il candidato più votato diventa immediatamente sindaco. Contrari centrosinistra e M5s. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/sfide-bollenti-pisa-ancona-vicenza-2660660504.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="conquisto-terni-e-scendo-in-campo-a-livello-nazionale" data-post-id="2660660504" data-published-at="1685117970" data-use-pagination="False"> «Conquisto Terni e scendo in campo a livello nazionale» Stefano Bandecchi sfida al ballottaggio per eleggere il sindaco di Terni il candidato del centrodestra, Orlando Masselli. Presidente della Ternana, fondatore dell’università Niccolò Cusano, imprenditore con la passione per la politica e il calcio: Bandecchi, ha preso esempio da Berlusconi? «Berlusconi è prima di tutto un amico. È poi un esempio per me e per tutti coloro che hanno scelto di essere imprenditori. Che piaccia o no è innegabile anche la sua capacità di comunicare la politica al popolo. Ciò detto, io ho la mia visione, la mia personalità, il mio stile». Lei al ballottaggio sfida il candidato di centrodestra. Il suo partito, Alternativa popolare, è di ispirazione moderata e lei stesso ha dichiarato di aver sostenuto spesso esponenti di Fdi, Fi e Lega: possiamo parlare di un derby? «Ogni partita è a sé. Soprattutto alle elezioni comunali, in cui si deve parlare direttamente alla gente senza filtri e maschere, affrontando con decisione i problemi che interessano e affliggono le persone. A Terni lo scontro non sarà ideologico ma si giocherà sulla credibilità dei due candidati e dei programmi elettorali. In Alternativa popolare convivono esperienze di destra, sinistra e centro. Diventerò sindaco di Terni e poi costruirò una coalizione per la Regione Umbria a guida Alternativa popolare aperta a liste in appoggio di destra moderata e sinistra moderata che siano alternative al governo di destra-centro che ha affossato la città di Terni, il centro con le ali di giolittiana memoria!». Sanità, lavoro, ambiente, università, sicurezza sono i temi sui quali ha insistito di più in campagna elettorale: quali sono in sintesi gli impegni che si sente di prendere con i cittadini? «È prioritario che il lavoro ci sia per tutti e sia giustamente retribuito, ma ritengo altrettanto urgente anche la pianificazione di azioni efficaci che permettano ai giovani di restare a Terni e di avere lavoro e prospettive. A questo è strettamente legato il tema della natalità: se i giovani sono motivati a rimanere, avranno modo anche di mettere su famiglia. È un tema che ho profondamente a cuore: un Paese che non ha bambini è un Paese povero. Occorre anche agevolare con misure e politiche assistenziali i genitori che lavorano. Ci occuperemo molto del tema disabilità e inclusione e ci impegneremo anche sulla lotta allo spaccio di droga, predisponendo di pari passo contesti di prevenzione, corretta informazione e supporto per i soggetti in difficoltà. Nel nostro programma poi si sottolinea con forza la questione della rigenerazione urbana e la trasformazione di Terni in polo economico e industriale, nuovo punto di riferimento umbro e di tutto il centro Italia. Ci riusciremo». Non ha mai nascosto la sua ambizione di diventare un politico di rilievo nazionale: alle scorse politiche nessuno le ha proposto una candidatura? «Sono fuori dai loro schemi. Ho l’obiettivo di dare una scossa alla politica parolaia. Nella mia vita ho dimostrato di aver creato molto, dal nulla e da solo. Il nostro è un progetto ambizioso e a lungo termine: iniziamo a cambiare Terni, poi saremo presenti in tutte le competizioni elettorali. Per noi parleranno i fatti». Per chi ha votato alle politiche? «Ho votato per il centrodestra perché alle politiche la scelta di campo è necessaria. Nelle comunali contano invece la persona e il programma, al di là e al di sopra dei partiti. Intercetterò il voto di tutti, di ogni provenienza». Crede che ci sia spazio per un centro politico in Italia? «Uno spazio che faccia una lucida sintesi tra destra e sinistra, riformista e liberale, che crei lavoro e semplifichi la vita dei cittadini e delle imprese: questo serve all'Italia. Oggi gli schieramenti sono sempre più livorosi e litigiosi, non mantengono gli impegni e piacciono sempre meno agli italiani. Il tempo delle parole e delle bandierine politiche sta finendo, è il momento di idee, progetti concreti, programmi credibili e che facciano bene all’Italia». Lei è stato paracadutista e ha operato in Libano: cosa pensa della guerra in Ucraina? È giusto inviare armi a Kiev? «Assolutamente sì, difendere gli ucraini dall’aggressione russa è un dovere morale ed è anche a nostra tutela. Più forza avrà l’Ucraina più sarà possibile giungere ad una pace giusta. L’Italia e l’Europa stanno facendo tutto il possibile per ottenerla».
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.