2024-03-22
«Call my agent» torna su Sky con la seconda stagione
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Call my agent, adattamento italiano di quell’omonimo e piccolo Boris d’Oltralpe, non ha mutato la propria struttura. La seconda stagione, disponibile su Sky da venerdì 22 marzo, è stata costruita come la prima, come l’originale.Bizze, retroscena, capricci e ossessioni dello showbusiness, manie indagate al solo scopo di poter comunicare all’esterno quel che, di norma, rimane relegato all’interno, segreto di pochi e stanchi professionisti. Call my agent, adattamento italiano di quell’omonimo e piccolo Boris d’Oltralpe, non ha mutato la propria struttura. La seconda stagione, disponibile su Sky da venerdì 22 marzo, è stata costruita come la prima, come l’originale. Di nuovo, Roma, la Claudio Maiorana Agency, la piramide sociale di un’agenzia per lo spettacolo, dove gli assistenti sono paria, le star i loro padroni. «Non credo si possa trovare un messaggio dietro una serie che parla di un’industria come questa, sarebbe riduttivo pensare che ce ne sia uno. Noi cerchiamo di trovare il lato dark di questo mondo, ci siamo presi questo rischio», ha spiegato durante la conferenza stampa di lancioLisa Nur Sultan, sceneggiatrice di una serie che Sky ha già rinnovato per una terza stagione. Lisa Nur Sultan, del progetto che verrà, ha detto non voler sapere nulla: troppa fatica, lascerà, lascerà ad altri. Ma Call my agent non cambierà, non l’impianto, non lo spirito.Lo show, la cui seconda stagione ritrova i protagonisti della prima, Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, continuerà nell’opera di decostruzione del mondo dello spettacolo. Gli toglierà gli abiti dorati, lo spoglierà di ogni poesia. «Vogliamo raccontare anche come l’accoglienza di un progetto sia spesso aleatoria: non bisogna farsi scappare i capolavori, ma anche prendersi meno sul serio. Le tragedie sono altre. Una serie può piacere o no, ma non rischiamo la vita», ha detto ancora la Sultan, feroce e leggera nell’indugiare sui narcisismi delle star, sulla loro sicumera. Call my agent 2, il cui primo episodio è dedicato a Marzia Ubaldi, Elvira nello show, scomparsa di recente, è la narrazione di una quotidianità che, per tanti, sarebbe da definire straordinaria. I clienti della Cma, agenzia blasonata della Capitale, sono gli idoli di molti, i grandi divi dello spettacolo italiano. Ma la loro gestione, lungi dall’essere favolesca come l’immaginario collettivo vorrebbe, è irta di problemi: rogne, seccature. Le grandi star si lamentano, convinte che il mondo debba seguirle e prostrarsi al loro meraviglioso cospetto. Chi lavora alla Cma, dunque, ha tutto fuorché una vita da sogno. Spesso, anzi, non ne possiede nemmeno una, di vita. Gli agenti sono oberati e malmostosi, i loro assistenti trattati come pezze da piedi. I divi, però, sono il vero spettacolo, il guizzo della serie nata in Francia.In Call my agent 2, come è stato nel primo capitolo, a interpretare i capricciosi vip sono davvero loro, in carne ed ossa. Le «Valerie», ossia Golino e Tedeschi, recitano versioni opportunamente romanzate di se stesse. Si prendono in giro. E, di episodio in episodio, sono tanti a farlo. Lo fa Gabriele Muccino, poi, Gian Marco Tognazzi. Lo fa Claudio Santamaria, lo fanno Elodie, scelta nell’economia dello show per un nuovo film di Dario Argento, Sabrina Impacciatore, Corrado Guzzanti. Qualcuno, addirittura, si è proposto per partecipare a una serie, che non ha la dirompenza del corrispettivo francese, ma il suo stesso effetto novità, quello sì.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.