2021-02-22
Regioni blindate fino a fine marzo
Maria Stella Gelmini (Ansa)
Oggi il consiglio dei ministri per i nuovi divieti: prorogato lo stop agli spostamenti. Ieri summit tra governatori, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini. I presidenti: «Rivedere i parametri».Niente più dpcm dell'ultimo minuto e indiscrezioni su divieti e restrizioni da dare in pasto alla stampa per sondare il terreno. Sembrerebbe andare in questa direzione Mario Draghi convocando per stamattina, alle 9,30, un consiglio dei ministri per decidere le nuove misure per il contrasto alla pandemia in vista della scadenza, il 5 marzo, dell'ultimo decreto di Giuseppe Conte. All'ordine del giorno c'è il divieto agli spostamenti tra Regioni, anche gialle, fino al 25 febbraio, che sarà prorogato. La linea rigorista del ministro della Salute, Roberto Speranza, prevale, e i territori potrebbero rimanere blindati fino a fine marzo. Secondo alcune indiscrezioni, la proroga di 30 giorni riguarderebbe anche la possibilità di fare visita in casa ad amici e parenti al massimo in due persone, con i figli minori di 14 anni. Ieri sera, l'esecutivo, rappresentato dal ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, e da Speranza, ha incontrato in un vertice preparatorio i governatori e i rappresentanti dell'Anci. I presidenti delle Regioni hanno richiesto misure omogenee, la revisione dei parametri e del sistema delle zone e un cambio di passo sulla campagna vaccinale.Sventata l'ipotesi della zona arancione per tutto il Paese, di cui si era parlato nei giorni scorsi per contrastare la diffusione delle varianti, dovrebbe invece rimanere la colorazione in base ai livelli di rischio, ma il governo potrebbe decidere di agire a livello provinciale e comunale, facendo scattare le zone rosse dove ci sono focolai e nei Comuni limitrofi.Un altro nodo centrale rimane quello dei criteri e i 21 parametri di classificazione che stabiliscono in quale fascia «promuovere» o «retrocedere» i territori, come sottolineato dalle Regioni: «È evidente che se la campagna vaccinale accelera, l'Rt perde progressivamente di rilevanza, mentre la saturazione dei posti letto diventa ancor più l'elemento decisivo», si legge nel documento discusso ieri sera. Ma i governatori hanno chiesto anche che la Cabina di regia sia ampliata ai ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico «al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese». Memori di quanto successo con lo stop dell'ultimo minuto alla riapertura degli impianti sciistici, le Regioni hanno avanzato la richiesta di «rivedere la tempistica per l'adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze. Al fine di garantire certezza al Paese sulle misure che investono le attività economiche e la vita dei cittadini, occorre che siano conosciute con congruo anticipo dai cittadini e dalle imprese dei diversi territori regionali». Altro tasto dolente in discussione è quello della scuola, da classificare, secondo i governatori, con un'apposita numerazione di rischio, implementando inoltre le forme di congedo parentale e prevedendo ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori nel caso di chiusura degli istituti.Da ieri, intanto, Emilia Romagna, Campania e Molise sono slittate in arancione, mentre la Valle d'Aosta ha visto sfumare la zona bianca, non avendo mantenuto per tre settimane di seguito l'incidenza dei contagi sotto i 50 casi per centomila abitanti. Nessuna Regione è rossa, ma la provincia di Perugia e 33 Comuni del Molise sono in lockdown.
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