2019-03-15
Realtà aumentata, internet delle cose e città iperconnesse: con Wind Tre al via la rivoluzione del 5G
True
Oggi a Milano Wind Tre, l'azienda guidata da Jeffrey Hedberg, presenta «Road to 5G», un evento su innovazione e digital transformation organizzato per far scoprire al pubblico italiano i cambiamenti legati a nuove tecnologie e ecosistemi di quinta generazione. Ne abbiamo parlato con Luca Monti, head of 5G & Iot project di Wind TreCosa si intende tecnicamente con 5G e cosa cambia per il consumatore finale?«Il 5G rappresenta una vera "rivoluzione", piuttosto che una mera evoluzione tecnologica. Le reti di quinta generazione, infatti, garantiranno un netto miglioramento in termini prestazioni, con velocità teoriche fino a 20 Gigabit al secondo e con una bassissima latenza, rendendo possibile l'implementazione di innovativi servizi, utili per cittadini e aziende». Qual è la filosofia dietro le sperimentazioni 5G che Wind Tre sta portando avanti all'Aquila e a Prato? E cosa si intende con "Città 5G"?«Le sperimentazioni avviate a L'Aquila e Prato insieme a Open Fiber rappresentano l'occasione per testare sul campo l'ecosistema di collaborazioni tra realtà pubbliche e private, aspetto fondamentale per massimizzare gli effetti di questa rivoluzione che aprirà la strada alla trasformazione delle città, sotto il profilo di nuovi servizi al cittadino. Wind Tre ed altri partner di primaria importanza hanno unito le proprie competenze, le proprie infrastrutture e la propria capacità di investimento con l'obiettivo comune di promuovere un progetto di "Città 5G", in cui vengano fornite soluzioni innovative con forte impatto in termini di utilità sociale ed economica. Secondo la nostra visione, il mondo delle Università ha un ruolo di catalizzatore e di abilitatore, in qualità di anello di congiunzione tra gli operatori, le imprese e l'esigenza della Pubblica Amministrazione di una digitalizzazione sempre maggiore. Grazie alla complementarietà ed eterogeneità dei partner coinvolti, la sperimentazione 5G, pur indirizzata a due ambiti territoriali ben definiti e circoscritti come le città di Prato e dell'Aquila, presenta caratteristiche di replicabilità a livello sia nazionale che internazionale». Il vostro è un progetto partito nel 2017 che si concluderà tra due anni. Quando il cliente finale avrà un "assaggio" del potere del 5G?«Wind Tre già nel corso del 2019 prevede un importante rollout della rete 5G, che si inserirà sull'attuale processo di consolidamento e modernizzazione della nostra infrastruttura e che sta portando a un netto miglioramento della Customer Experience. Sebbene si preveda che l'esplosione commerciale del 5G non avverrà prima del 2022, è stato già avviato il processo di preparazione al lancio, su scala limitata». Quali sono i servizi core abilitati sulla rete 5G?«Le funzioni abilitanti della tecnologia 5G, ossia l'elevata velocità di trasmissione, i tempi di risposta molto bassi della rete e la capacità di gestire in modo affidabile un numero maggiore di oggetti, contemporaneamente connessi, agevoleranno lo sviluppo della cosiddetta "Internet of Things" (smart city, smart home) e renderanno possibili soluzioni negli ambiti più diversi, quali la telemedicina, la fruizione di contenuti multimediali e di gaming in modalità immersiva grazie a tecniche di realtà virtuale ed aumentata, fino ad arrivare alla guida autonoma». Wind Tre vuole mettere il cittadino al centro. La prima necessità che viene in mente è la sicurezza. Come influisce la tecnologia 5G in questo ambito?«La rivoluzione 5G avrà un impatto significativo e concreto sulla vita dei cittadini, anche in termini di maggiore sicurezza. Un caso di applicazione particolare, in questo senso, è rappresentato dal monitoraggio strutturale, vale a dire la rilevazione costante dello 'stato di salute' di edifici e infrastrutture, che Wind Tre sta sperimentando, in stretta collaborazione con ZTE, l'Università della città e la PA, a L'Aquila. Qui il progetto assume una valenza ed un significato importanti proprio in considerazione delle caratteristiche del territorio. Il monitoraggio, realizzato attraverso sensori, avrà il duplice vantaggio di tutelare la collettività e di avere maggiore consapevolezza sulla condizione delle strutture in caso di eventi sismici. La soluzione, in via di realizzazione su alcuni edifici dal notevole valore storico, è basata sull'utilizzo di dispositivi, progettati e sviluppati dall'Università degli Studi dell'Aquila, dotati di molteplici sensori, come accelerometri, inclinometri ed estensimetri. Le caratteristiche della rete 5G consentono di veicolare tempestivamente ad un sistema centrale di raccolta ed elaborazione la notevole mole di dati strutturali rilevati, innescando azioni immediate ed automatiche per la salvaguardia dei cittadini in caso di emergenza, dallo sblocco delle vie di fuga all'arresto dell'erogazione del gas». Cultura e intrattenimento sono forse i settori su cui si può sperimentare maggiormente. Che cosa avete in programma?«In questo ambito, Wind Tre ha un accordo con il Museo Nazionale dell'Aquila per favorire nuove opportunità di valorizzazione del patrimonio culturale locale, grazie all'utilizzo delle tecnologie di Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR). I sistemi di AR e VR possono essere utilizzati, ad esempio, per effettuare visite guidate personalizzate, con informazioni contestuali sulle opere che si stanno osservando, o tour virtuali delle esposizioni, da remoto e in alta risoluzione». Ci può raccontare in maniera più dettagliata il progetto E-Health?«Il caso d'uso di E-Health prevede l'utilizzo del 5G per rendere più efficiente e conveniente l'assistenza sanitaria, sfruttando la velocità di trasmissione elevata per lo streaming video in alta definizione e una rete affidabile e a bassa latenza per collezionare i dati. Tra le applicazioni concrete, vi è la telemedicina, con la possibilità di diminuire la distanza con il cittadino, effettuando consultazioni da remoto, e il monitoraggio a distanza di pazienti mediante dispositivi medici wireless. È, inoltre, previsto l'arricchimento del caso d'uso attraverso l'impiego dei droni per la consegna di farmaci e dispositivi di primo soccorso in caso di interventi di emergenza in località impervie». Cosa si intende con industria 4.0?«Con il termine Industria 4.0 viene comunemente sintetizzato il vasto processo di automazione e digitalizzazione del settore manifatturiero, che trarrà certamente beneficio dal processo di innovazione tecnologica in corso. All'interno di questo percorso di trasformazione dei processi industriali, le tecnologie 5G permetteranno di sviluppare soluzioni innovative e vantaggiose in diverse aree, che comprendono l'efficienza energetica, i sistemi di controllo e diagnostica delle macchine, le funzioni di cybersecurity, fino alla gestione del personale». Come nasce la sinergia tra 5G e automotive?«Grazie al 5G, sarà possibile implementare soluzioni avanzate di viabilità evoluta, con veicoli connessi capaci di interagire tra loro e con l'infrastruttura: le cosiddette strade 'intelligenti'. Questo permetterà, ad esempio, una gestione più efficace ed efficiente delle flotte di mezzi, anche nelle situazioni di emergenza, oltre che una maggiore sicurezza dei veicoli e delle persone, un miglior comfort di guida e una conseguente riduzione del traffico stradale e dell'inquinamento. In prospettiva, parliamo di soluzioni che apriranno la strada a scenari in cui i veicoli saranno in grado di muoversi autonomamente e in modo sicuro».
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 18 settembre con Carlo Cambi
La commemorazione di Charlie Kirk in consiglio comunale a Genova. Nel riquadro, Claudio Chiarotti (Ansa)
Il food è ormai da tempo uno dei settori più di tendenza. Ma ha anche dei lati oscuri, che impattano sui consumatori. Qualche consiglio per evitarli.